PALERMO. Non è ancora finita. Per una settantina di progetti di formazione potrebbe arrivare un ripescaggio in extremis. Sono in ballo altri 31 milioni di euro che si aggiungerebbero ai 136 già stanziati per attività pronte a partire e che finanzierebbero dei corsi al momento esclusi dalla graduatoria. Sarà l’Ars a decidere se quelle somme vanno aggiunte. Un voto delicatissimo quello previsto a breve, anche perché ad attendere quei soldi – a graduatoria già pubblicata - sono enti che in un modo o nell’altro spesso sono legati alla politica. «Quelle somme inizialmente erano già previste, non c’è nulla di sbagliato – spiega l’assessore regionale Bruno Marziano – quei 31 milioni erano inseriti nel primo Avviso e sono soldi che provengono da un fondo per favorire la presenza delle donne». «Sul sito della Regione abbiamo già pubblicato i modelli per comunicare le istanze», dice il dirigente generale Gianni Silvia. La corsa contro il tempo scatta oggi con la pubblicazione della graduatoria in Gazzetta ufficiale. Ne ha parlato ieri Marziano incontrando i giornalisti a Palermo assieme al presidente della Regione, Rosario Crocetta. Gli enti avranno trenta giorni di tempo per presentare i progetti definitivi e poi entro trenta giorni dovranno avviare le attività. Nell’arco di due mesi quindi ripartirà la macchina della formazione. «Abbiamo messo in sicurezza il settore», dice Marziano, per il quale presto dovrebbero tornare al lavoro almeno 3 mila persone. La situazione potrebbe cambiare se l’Ars approverà la norma che stanzia altri 31 milioni per finanziare nuovi corsi. In attesa ci sono una settantina di enti tra cui sigle storiche. La Strec, società consortile un tempo legata alla Cgil catanese e alla parlamentare Concetta Raia, potrebbe ottenere almeno un milione. Il voto dell’Ars potrebbe garantire poco più di 200 mila euro all’Enaip di Palermo guidata da Luisa Capitummino, figlia dell’ex presidente dell’Ars Angelo Capitummino. E un altro milione potrebbe piovere sul Cesifop che fa capo ad Antonella Russo, già dirigente dell'Udc. L’Ars potrebbe sbloccare 932 mila per la cooperativa Logos guidata da Rosario Alescio, ex vicepresidente di Confindustria a Ragusa. Sul filo del rasoio anche l’associazione Nuovo Cammino con sede a Borgetto, un tempo nella galassia dell’ex senatore del Pd Nino Papania che potrebbe ricevere 1,7 milioni. E ancora, fanno il tifo lo Joasna Gora, ente del Messinese in orbita Pd che incasserebbe altri 250 mila euro, il Cirpe che riceverebbe oltre un milione mentre un milione e cento andrebbe all’Endo-Fap, l’ente dei preti del Don Orione che sarebbe così’ ripescato. Intanto, sono pronti a partire i primi 200 progetti capaci di resistere anche agli ultimi scossoni giudiziari che hanno colpito l'Anfe, uno degli enti storici rimasto fuori dalla graduatoria. Crocetta ha ripercorso l’azione del governo capace di riportare il sistema nella legalità: «Ma non credo che il ciclo di bonifica sia finito – ha detto -. Questi scheletri sono destinati a riemergere, a prescindere dall'azione dell'amministrazione, che in questi anni ha denunciato, mentre in passato ha operato nell'omertà». Fiducia sull’effettiva capacità dei corsi di far trovare lavoro: «Le qualifiche ora sono riconosciute a livello europeo – dice Marziano –. Tra i punteggi assegnati abbiamo scelto di premiare gli enti che garantiranno stage ed esperienze in azienda per i ragazzi, ci sarà un collegamento maggiore col mondo delle imprese».