MILANO. Dopo l'avvio cauto la Borsa di Milano passa in negativo, tra vendite sui bancari, mentre prosegue la corsa di Stm. L'Ftse Mib cede lo 0,56%. Scendono Unicredit (-3,2%), Ubi (-2,3%), Banco Bpm (-1%), Mediobanca (-1,3%). Generali è in calo dell'1% mentre Intesa cede lo 0,7%. Resta sui livelli massimi dal 2015 raggiunto ieri, a 174,5 punti, lo spread tra il Btp e il Bund ai primi scambi di giornata. Il rendimento del titolo decennale italiano è al 2,21%. La fiammata all'indomani della decisione della Corte Costituzionale sull'Italicum e i timori di nuova instabilità politica legata al voto. Oggi è in agenda un Cda dell'istituto che ha detto di valutare un'operazione industriale sulla compagnia del Leone Alato, ma il ceo Carlo Messina ieri ha escluso che il board oggi possa affrontare la questione Generali. In progresso del 3,9% Stm. Oggi c'è un consiglio di amministrazione di Intesa, convocato sul budget 2017 della banca, ma ieri il ceo Carlo Messina ha escluso possa affrontare già il tema Generali. Intesa cede lo 0,4% a 2,2 euro. Generali perde lo 0,6% a 15,5 euro. Mediobanca, primo azionista di Generali con il 13%, scivola dello 0,3% a 8,5 euro. Unicredit, capofila del patto di Piazzetta Cuccia con una quota dell'8,6%, perde il 2,4% a 28,5 euro. Alcuni scenari di stampa hanno ipotizzato un riassetto dell'istituto, nell'ambito dell'interesse di Intesa per Generali. Ieri il vice presidente Unicredit Fabrizio Palenzona ha ribadito che Mediobanca non verrà venduta. Le Borse europee aprono invece sulla parità. A Francoforte l'indice Dax cede lo 0,06%. A Parigi il Cac 40 è invariato in avvio, mentre a Londra l'Ftse 100 sale dello 0,1%.