PALERMO. Il governo regionale ha fissato per il 26 febbraio la data delle elezioni per i Liberi consorzi dei comuni. "Eventuali proposizioni di modifiche legislative - dice il presidente della Regione Crocetta - non possono interferire sulle decisioni dell'esecutivo, che deve rispettare le leggi".
"La legge nazionale, pur prevedendo la possibilità di elezioni dirette di primo grado, esclude - aggiunge il governatore - tale possibilità in fase di prima applicazione per cui chi oggi propone la modifica della data, di fatto nega questa possibilità. La legge Delrio parla chiaro, in fase di prima applicazione l'elezione è di secondo grado".
Ma del rinvio delle elezioni di secondo livello nelle ex Province e modifica della legge elettorale con il ripristino del voto diretto nei Liberi consorzi e nelle città metropolitane si era discusso in commissione Affari istituzionali dell'Ars, presieduta da Toto Cascio, alla presenza dei capigruppo di maggioranza e opposizione.
E' stato Cascio a proporre la convocazione della commissione su questo argomento dopo che ieri è esploso all'improvviso il dibattito in aula sulle ex Province. Il vice capogruppo di Forza Italia, Vincenzo Figuccia, ha già depositato un disegno di legge che prevede l'elezione diretta sia dei consiglieri sia di presidenti di Liberi consorzi e di sindaci metropolitani. Anche il deputato Lm, Santi Formica, ieri a sala d'Ercole ha preannunciato la presentazione di un ddl che andrà nella stessa direzione. Il presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone, ha garantito che aprirà una "finestra legislativa" nell'attuale sessione di bilancio nel caso in cui i gruppi trovassero l'accordo sulle ex Province.
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