DETROIT. Fca investira' 1 miliardo di dollari negli Stati Uniti, creando 2.000 nuovi posti di lavoro. L'annuncio arriva mentre l'industria automobilistica è sotto pressione del presidente eletto Donald Trump, che ha criticato General Motors, Ford e Toyota minacciando l'imposizione di dazi per le importazioni di auto dal Messico. ''Continuiamo a rafforzare gli Stati Uniti come hub manifatturiero globale per quei veicoli essenziali per il mercato dei suv'', afferma l'amministratore delegato di Fca, Sergio Marchionne. L'investimento sarà infatti destinato a rinnovare alcuni impianti in Michigan e in Ohio per la produzione di tre nuovi modelli Jeep e per adeguare lo stabilimento di Warren alla produzione del pickup Ram, attualmente prodotto in Messico. Gli Stati Uniti sono il maggiore mercato al mondo per suv e pickup, ma l'ampliamento della linea Jeep consentira' a Fca di internazionalizzare il marchio, esportandolo in altri mercati, dove finora non ha avuto accesso per limiti alla produzione. L'investimento sara' effettuato nell'arco di tre anni e riguardera' gli stabilimenti di Warren, dove saranno prodotte la Jeep Wagoneer e la Grand Wagoneer, e di Toledo, dove sara' realizzato il nuovo pickup up di Jeep. L'annuncio arriva a poche ore dall'apertura del Salone dell'auto di Detroit, durante il quale Marchionne potrebbe offrire aggiornamenti sul raggiungimento degli obiettivi al 2018. Il Salone apre mettendo fine all'era di Barack Obama e aprendo, nel segno dell'incertezza, quella di Trump fra i suoi tweet di condanna delle case automobilistiche e la minaccia di dazi, sullo sfondo di politiche protezionistiche. A fronte dell'incertezza, l'industria automobilistica si muove con cautela e attende una schiarita delle politiche del presidente eletto, soprattutto sul Nafta, l'accordo di libero scambio fra Stati Uniti, Messico e Canada. Proprio il Messico e' uno dei 'bersagli preferiti' di Trump, che vuole rinegoziare l'accordo e rimpatriate posti di lavoro.