Lunedì 23 Dicembre 2024

Almaviva, intesa transitoria: bloccati i licenziamenti a Napoli

ROMA. Sul call center Almaviva Contact «è stata raggiunta un'intesa transitoria per evitare i licenziamenti. Rsu Napoli firmano e lavoriamo per intesa duratura. Rsu Roma scelgono di no». È quanto si legge in un tweet di questa notte del viceministro alla Sviluppo Economico Teresa Bellanova. Secondo quanto si apprende, la sede romana, con 1.666 dipendenti andrebbe quindi verso la chiusura e già da oggi potrebbero partire le lettere di licenziamento. Per ora i licenziamenti sono in parte scongiurati. Almaviva Contact e sindacati hanno detto sì alla proposta avanzata dal ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda e dalla sua vice Teresa Bellanova. Si riapre uno spazio di trattativa, che sarebbe scaduto in nottata. Nello specifico, il percorso indicato dal ministro Calenda consisterebbe nella prosecuzione del confronto, con il supporto e la vigilanza del Governo, sulla base del ricorso agli ammortizzatori sociali e della contestuale previsione di uscite a carattere esclusivamente volontario fino al 31 marzo 2017. Nel frattempo, le parti si dovranno impegnare a proseguire il confronto per individuare interventi temporanei sul costo del lavoro e soluzioni in grado di far recuperare efficienza e produttività alle sedi di Roma e Napoli, così da allinearle agli altri siti aziendali. In questa corsa contro il tempo, i sindacati di Napoli - all'incontro al Mise erano presenti anche i tre leader sindacali di Cgil, Cisl e Uil - hanno dato la loro disponibilità ad accettare il percorso illustrato dal ministro, sebbene abbiano richiesto una «costante e fattiva presenza del ministero» a garanzia dell'efficacia e della credibilità della mediazione governativa. Un invito a vigilare, quello rivolto a Calenda dalle parti sociali, «affinchè non prosegua il trasferimento di attività di Almaviva dai siti italiani a quelli esteri, anche se comunitari, in quanto un simile comportamento falserebbe e minerebbe la credibilità stessa del sindacato». Solo in tarda serata anche l'azienda ha detto di accettare la mediazione, spiegando di condividere «le finalità e le linee guida», della proposta avanzata dal governo, in quanto «impegna le parti ad affrontare in termini strutturali le misure per il recupero di efficienza e produttività aziendale e per la conseguente messa in sicurezza della società». Le misure oggetto della proposta, sono - spiega Almaviva Contact - «in linea con le indicazioni concrete fornite dal Governo e in presenza del suo alto ruolo di garanzia, vanno accompagnate da ammortizzatori sociali adeguati e dovranno essere correttamente definite in un accordo da concludere entro il 31 marzo 2017», Intanto, per ora «abbiamo evitato che esplodesse la bomba, da domani lavoriamo per disinnescarla», ha commentato al termine dell'incontro il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, aggiungendo «adesso dobbiamo lavorare con tutte le accortezze del caso. Abbiamo tre mesi per risolvere positivamente la vertenza con l'ausilio del Governo e lavoreremo in questa direzione»

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