PALERMO. Il bilancio finale è peggiore delle previsioni. In Sicilia la produzione di olio, quest' anno, è stata una delle peggiori dell' ultimo mezzo secolo, con prezzi che sono schizzati altissimi. Un calo medio del 70%, che in alcune zone ha toccato punte dell' 80, mentre il altre è stato più contenuto. Colpa delle condizioni climatiche che, per quasi tutto il 2016, non sono state per niente favorevoli. Anzi, le peggiori per permettere il proliferare dell' attacco della cosiddetta mosca dell' oliva, che ha quest' anno fatto strage.
Il risultato è che la produzione, quest' anno più che mai, non basterà al fabbisogno e il poco olio sfuso che è stato riservato al mercato interno è stato venduto all' inizio a 78 euro per arrivare nelle ultime settimane a 9, in alcuni casi anche a 10.
Oltretutto, le scorte dell' annata 2015 - una delle migliori mai registrate - sono andate via in un lampo, come riferiscono diversi olivicoltori che quest' anno sono rimasti con le mani in mano. Frantoi e produttori sono stati presi d' assalto dagli intermediari che hanno rastrellato l' olio dello scorso anno per portarlo altrove, soprattutto nord Italia ed estero. Il calo peggiore si registra nel palermitano, dove la produzione media è stata inferiore dell' 80%, toccando anche la parte nord della provincia trapanese. Nell'Agrigentino calo del 5%.
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