Giovedì 19 Dicembre 2024

Il prosecco batte lo champagne, per gli inglesi è il vino che non può mancare

UDINE. È un prosecco friulano il vino che, per gli inglesi, non può mancare «nella propria riserva» di bevande: a sbaragliare etichette blasonate di tutto il mondo nella lista dei «must» dei sudditi di sua Maestà, stilata dalla prestigiosa rivista britannica «The Morning Advertiser» in collaborazione con CGA Strategy, è il Prosecco Extra Dry di Fantinel di Tauriano (Pordenone). Per stilare la «top 100» delle bevande da tenere «in cantina» secondo le preferenze di consumatori, sommeliers, addetti ai lavori e ristoratori d'Oltre Manica, sono state prese in considerazione sia bevande alcoliche, sia non alcoliche, adottando come criteri di base per la graduatoria tanto le preferenze dei consumatori del Regno Unito, quanto i volumi di vendita. Alle spalle della bollicina «made in Friuli», che conferma il gran momento del Prosecco sulle tavole di mezzo mondo, si è piazzato un «classico dei classici», lo Champagne Moet & Chandon Brut, seguito dai cileni Jack Rabbit Sauvignon Blanc e Concha y Toro Merlot, dal Bolla Delle Venezie Pinot Grigio, dallo spagnolo Faustino VII Rioja Tinto, dal californiano Blossom Hill White Zinfandel, che sempre secondo la rivista del Regno Unito ha beneficiate di due milioni di sterline investiti nel marketing dal nuovo proprietario Treasury Wine Estates. Una strategia opposta a quella del gruppo Fantinel che da 15 anni punta su contatti diretti con consumatori e appassionati di vino del Regno Unito, con decine di incontri finalizzati a far conoscere, insieme ai vini, il territorio e la cultura italiana e friulana, oltre al lifestyle «made in Italy». Il risultato è la presenza nella «carta dei vini» di oltre 2.500 ristoranti inglesi e oggi l'inserimento fra i «top brand» del Regno Unito. In Inghilterra, il gruppo guidato da Marco Fantinel realizza il 40% del proprio fatturato estero. I mercati stranieri, complessivamente, pesano per il 65% sul fatturato del gruppo di Tauriano che si aggira intorno ai 25 milioni di euro, con una produzione di cinque milioni di bottiglie, da 300 ettari di vigneti, tutti esclusivamente in Friuli.

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