ROMA. I sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno firmato l'accordo sul nuovo modello contrattuale nel terziario con Confcommercio. L'accordo parte dall'intesa per stabilire criteri di misurazione della rappresentanza non solo per le organizzazioni sindacali, ma anche per la parte datoriale. Il contratto nazionale rimane centrale ed è affiancato dal contratto aziendale o territoriale che può in parte modificarlo. Non ci sono automatismi per gli aumenti, ma si fa riferimento agli andamenti dei settori e ai risultati della trattativa. In particolare poi le parti «individuano la necessità di arginare fenomeni di dumping, soprattutto di tipo retributivo, attraverso adeguate misure legislative che garantiscano il rispetto delle retribuzioni minime individuate dai contratti collettivi nazionali sottoscritti dalle organizzazioni datoriali e sindacati comparativamente più rappresentativi». Vengono inoltre rafforzati il welfare contrattuale e la bilateralità. Infine le parti concordano sulla volontà di avere una sede di confronto permanente.