BRUXELLES. La bozza di legge di bilancio italiana 2017 è «a rischio di non rispetto» dei requisiti del Patto Ue, perché «potrebbe risultare in una deviazione significativa dall'aggiustamento verso l'obiettivo di medio termine»: lo scrive la Commissione nel comunicato che riassume la sua opinione sulla manovra. Lo stesso rischio c'è per altri 5 Paesi: Belgio, Cipro, Lituania, Slovenia e Finlandia. «La bassa redditività e l'alto stock di crediti deteriorati rendono il sistema bancario italiano sempre più vulnerabile e ostacolano la capacità delle banche di sostenere l'economia». È scritto nella pagina dedicata all'Italia del Rapporto del meccanismo di allerta (Apr) 2017 della Commissione europea. «La cattiva allocazione di capitale associata all'alto stock di sofferenze contribuiscono alla bassa crescita della produttività» ed «i bassi volumi di credito sono associati al ridotto livello degli investimenti». La Commissione europea per la prima volta raccomanda una politica espansiva per l'insieme dell'Eurozona, fissando l'obiettivo del +0,5% del Pil per l'area della moneta unica. Facendo riferimento alla comunicazione sulla 'fiscal stance', l'esecutivo indica tre modalità che «devono» essere seguite dagli stati membri divisi in altrettante fasce. Quelli che «sopravanzano i loro obiettivi di bilancio» quindi dovranno usare il surplus «a sostegno della domanda interna e per investimenti anche transfrontalieri nell'ambito Efsi.