PALERMO. Non arrivano dalla Regione i fondi destinati a rimborsare le quote dei mutui degli enti locali e i Comuni siciliani rischiano di andare gambe all'aria. E con loro i quasi 50 mila dipendenti a cui salterebbero intanto stipendio e tredicesima. All'appello mancano 115 milioni di euro, quelli stanziati faticosamente per coprire i prestiti delle amministrazioni.
A lanciare l'allarme è l'Anci, con il vicepresidente Paolo Amenta, mentre in questi giorni alla Regione si cerca di venire a capo di una vicenda molto intricata. Nella Finanziaria 2016 ai Comuni erano stati destinati inizialmente 50 milioni di euro per coprire gli investimenti. Cifra molto lontana da quella dell'anno precedente, quando erano stati pagati 115 milioni.
Taglio ancora più corposo se si torna indietro nel tempo e si guarda agli stanziamenti previsti a partire dal 2009. Per questo, in seconda battuta furono aggiunti 115 milioni, recuperati attraverso i fondi Pac (Piano di azione e coesione) e destinati a coprire i prestiti contratti dalle amministrazioni. E su quest' ultima somma è sorto il problema.
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