ROMA. Più tempo per pagare le rate della rottamazione delle cartelle che viene estesa anche al 2016. Lo prevede un emendamento dei relatori al decreto fiscale collegato alla manovra approvato dalle commissioni Finanze e Bilancio della Camera, che riformula proposte trasversali. Le rate diventano 5, il 70% del dovuto andrà pagato entro il 2017 mentre il restante 30% andrà saldato entro settembre 2018. Anche gli enti locali che non si affidano ad Equitalia per la riscossione delle somme non pagate potranno fare ricorso alla rottamazione prevista dal decreto fiscale collegato alla manovra. Il dl escludeva dall'operazione di definizione agevolata le somme la cui riscossione è effettuata attraverso ingiunzione fiscale (e non propriamente attraverso cartelle) direttamente dall'ente locale oppure da soggetto privato alternativo ad Equitalia. La rottamazione delle cartelle esattoriali è iniziata pochi giorni fa. Il primo passo è stato il rilascio del modulo con il quale aderire alla procedura di «definizione agevolata» delle cartelle. Il risparmio per chi ha un debito fiscale può arrivare anche al 50% dell’importo, visto che le sanzioni e gli interessi spesso raddoppiano l’importo dovuto dal contribuente. Per le multe stradali non si pagheranno gli interessi di mora e le maggiorazioni previste dalla legge. Il modulo, che ha come sigla “DA1”, si può già scaricare dal sito di Equitalia (www.gruppoequitalia.it) e da lunedì scorso è disponibile anche negli sportelli del gruppo. Rinnovo automatico della cedolare secca in caso di rinnovo di affitto, niente tasse sulle spese di viaggio e trasporto per i piccoli imprenditori, stop a cartelle e anche a richieste di documentazione fiscale per il mese di agosto. Sono alcune delle norme di semplificazione fiscale contenute in due emendamenti identici a firma Michele Pelillo e Maurizio Lupi (Ncd), riformulati rispetto al testo originario, approvati durante l'esame del dl fiscale nelle commissioni Bilancio e Finanze della Camera.