PALERMO. «#Almaviva I lavoratori sono al primo posto. Bloccati i trasferimenti dalla Sicilia alla Calabria. Martedì convocato incontro al ministero dello
Sviluppo». Lo scrive il viceministro allo Sviluppo Economico Teresa Bellanova su twitter riferendosi al nodo dei trasferimenti da Palermo a Rende dei lavoratori di Almaviva Contact, al via dall'8 novembre.
Di ufficiale per ora c'è lo stop ai trasferimenti dei lavoratori di Almaviva Contact da Palermo a Rende, almeno fino a martedì, quando al ministero dello Sviluppo economico si tornerà a trattare per mettere nero su bianco un'ipotesi di accordo, discussa in queste ore negli uffici di via Molise con le parti sociali, sul nodo dei trasferimenti da Palermo a Rende. Stando a quanto trapela da fonti sindacali, al termine dell'incontro odierno al Mise sulla crisi del colosso dei call center, sarebbe stata discussa un'intesa di massima, per l'assunzione su base volontaria di 295 operatori 398 di Almaviva Contact, impiegati nella commessa Enel in scadenza a dicembre, da parte di Exprivia, la società che si è aggiudicata la commessa Enel. Gli altri 98 dovrebbero rimanere in Alamviva Contact.
L'accordo prevederebbe che i lavoratori dovrebbero essere assunti da Exprivia ex novo, inquadrati al terzo livello del contratto collettivo , ma con le tutele dell'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori (in sede di contrattazione individuale). Un punto fondamentale per i sindacati e sul quale nei giorni scorsi le trattative al Mise si erano arenate perchè per i sindacati «era inammissibile che i lavoratori dovessero rinunciare a un diritto quesito (la tutela prevista dall'articolo 18 della legge 300 del 1970, ndr)». Per compensare l'azzeramento degli scatti di anzianità, Exprivia sarebbe pronta a ripartire una quota economica (240 mila euro) tra i lavoratori da assumere.
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