Appalto da 4,3 miliardi per farmaci negli ospedali: spazio pure ai generici, risparmi per 800 milioni
PALERMO. Una maxi gara da 4,3 miliardi di euro per l’acquisto di farmaci destinati agli ospedali siciliani nei prossimi quattro anni, con l’obiettivo di risparmiare almeno 200 milioni l’anno. Decolla anche alla Regione siciliana la centrale unica degli acquisti, un servizio obbligatorio a livello nazionale per ottenere dei risparmi negli appalti della pubblica amministrazione. La sanità resta chiaramente il settore che mette in gioco le cifre più alte ed è uno di quelli la cui spesa deve obbligatoriamente passare dalla centrale. “In realtà – spiega il dirigente dell’ufficio, Fabio Damiani - ci sono tanti altri settori di cui a poco a poco ci occuperemo pur non essendo obbligatorio. Siamo nati ad aprile, solo a luglio è arrivato il personale, ci vuole tempo. Le centrali uniche di Regioni come l’Emilia o la Lombardia gestiscono appalti per due o tre miliardi l'anno mentre noi quest’anno saremo sotto i 300 milioni, al netto ovviamente della gara per i farmaci”. Se nelle altre regioni la centrale unica degli appalti è stata affidata a grosse società esterne o società per azioni, in Sicilia questo delicatissimo ruolo sarà gestito da un ufficio che al momento conta 15 dipendenti. Toccherà a loro, che lavorano all’assessorato all’Economia, da fine novembre verificare i 2.800 lotti della maxi gara d’appalto sui farmaci una delle più grandi d’Italia. Con una novità: “Per la prima volta – spiega Damiani – apriamo ai farmaci generici, quelli cioè non griffati che però hanno lo stesso principio attivo ma costano molto di meno. Abbiamo chiesto alle Asp il fabbisogno farmaceutico, l’abbiamo sommato e abbiamo messo il quantitativo in gara” ma chiedendo alle case farmaceutiche di fornirci il principio attivo. Forse non piacerà a tutti questa scelta, ma così avremo ingenti risparmi”. L’obiettivo è potenziare l’ufficio per estendere le gare a tutti i settori dell’amministrazione: “E’ in pubblicazione la gara regionale per le assicurazioni, quella che fu revocata a un broker. La stessa gara da 8 milioni sarà fatta a costo zero e coprirà l’Rc auto delle aziende ospedaliere e gli immobili”. Poi, entro l’anno, scatterò l’ora di altre due gare per la gestione degli strumenti elettromedicali e per la pulizia degli ospedali, entrambe per un totale svariate decine di milioni. “E nel 2017 – dice Damiani - toccherà alla ristorazione, ai rifiuti speciali, aghi e siringhe, vigilanza armata. Avvieremo gare centralizzate anche per la Regione come ente e riguarderanno pure la telefonia mobile e l’energia elettrica”. Sarà l’addio definitivo alla giungla di gestori e alla selva di bollette che ogni singolo ufficio della Regione attiva e paga per conto proprio, chiaramente senza alcuno sconto particolare da parte dei gestori. “Per la prima volta – chiarisce Damiani – ogni bene o servizio avrà lo stesso costo in ogni ufficio”.