Pagamenti in ritardo e turni pesanti, custodi in agitazione: "A Natale rischio musei chiusi"
PALERMO. Ritardi nei pagamenti del 2015 e del 2016, turni lunghi e pesanti e una mancata riorganizzazione del personale “che a Natale rischia di causare la chiusura dei musei”. È l’allarme lanciato da Cgil, Cisl, Uil, Sadirs, Cobas e Siad che hanno indetto lo stato di agitazione del personale di vigilanza e quello di fruizione dei siti culturali della Regione Siciliana. ”Le motivazioni che hanno spinto a questa decisione – scrivono in una nota i sindacati - scaturiscono da un lato dal mancato rispetto degli accordi già siglati sulla istituzione dei profili professionali, strategicamente fondamentali per il rilancio dei beni culturali in Sicilia, e dall’altro mancato pagamento degli emolumenti relativi all’anno 2015, ed a tutto l’anno 2016 che oramai volge al termine. Il personale, nonostante tutto, ha continuato sino ad ora a garantire i servizi pur operando sotto organico e quindi sobbarcandosi di molti più turni di quelli previsti dal contratto di lavoro vigente, in mancanza di qualsiasi tipo di dotazione strumentale”. Secondo i sindacati “il continuo rimpallo tra il dipartimento dei Beni culturali quello della Funzione pubblica e la Ragioneria del Bilancio, fanno sì che ogni anno il personale venga pagato con almeno 18 mesi di ritardo. Trovandoci in prossimità di fine anno e sapendo che a novembre la ragioneria chiuderà i capitoli i pagamenti non potranno essere effettuati”. I sindacati chiedono quindi un incontro urgente all’assessore ai Beni culturali alla presenza del dirigente generale, al fine di trovare una soluzioni immediata che sblocchi ai lavoratori tutti i pagamenti arretrati dovuti entro il 15 di novembre, scongiurando in tal modo il rischio chiusura durante le festività natalizie, che inevitabilmente provocherebbe anche un danno di immagine per la nostra Regione. Saranno valutate altre forme di protesta, qualora non si dovesse trovare una soluzione immediata ai problemi su esposti”.