PALERMO. I 150 licenziati dalle società partecipate della Regione saranno assunti da altre società come Irfis e Sas, lavoreranno per i dipartimenti regionali e potranno essere assunti anche dal Ciapi di Priolo. È il piano del governo regionale per salvare il personale in esubero dopo la chiusura di alcune strutture come Sviluppo Italia Sicilia, che da sola contava 75 lavoratori. “Il progetto ha spiegato ieri l’assessore Alessandro Baccei in commissione Lavoro all’Ars – riguarda tutta la platea dei licenziati iscritti all’albo. Sono quasi tutti lavoratori laureati con competenze utili alla Regione. Il percorso è stato già individuato. Le società come Sas e Irfis devono richiedere questo personale se verranno loro richiesti dei servizi. L’assessorato sta sollecitando tutti i dipartimenti che hanno necessità di utilizzare questo tipo di professionalità. Ho già incontrato il ragioniere generale Sammartano, il dirigente della Centrale acquisti, il dirigente Bologna per i servizi patrimoniali, la dirigente Di Fatta per la rendicontazione e i sistemi informativi, il dirigente Silvia per il fondo sociale, Cimò per i fondi dell’agricoltura, ho parlato con l’assessore Lo Bello e con l’amministratore della Sas. Bisogna convincere i responsabili dei dipartimenti, c’è la necessità di questi servizi”. Baccei annuncia poi una novità: “C’è anche la possibilità che al Ciapi di Priolo vadano una ventina di lavoratori per l’assistenza tecnica. Inseriremo due norme in assestamento per consentire queste assunzioni e per superare il divieto previsto dalla legislazione vigente”. Al momento sono stanziati 2,7 milioni per servizi aggiuntivi da affidare alla Sas, somme che secondo i sindacati non bastano. “Ho chiesto all’amministratore della Sas di esaminare le richieste e il fabbisogno e comunicarci eventuali risorse aggiuntive di cui necessita” ha detto Baccei. Per Gian Luca Mazzarese della Cgil “queste parole ci spingono a cauta soddisfazione. Questo è un processo avviato che deve però arrivare a conclusione. Ma abbiamo trovato anche nella Commissione guidata dal presidente Greco una grande sensibilità sul tema. Entro tre settimane sarà convocata un’altra audizione per controllare che il percorso vada avanti”.