ROMA. Nel 2014 il Pil italiano è cresciuto dello 0,1%, con una revisione al rialzo di 0,4 punti percentuali rispetto alla diminuzione di 0,3 punti percentuali stimata a marzo. Lo rende noto l'Istat in base agli ultimi conti economici nazionali. Nel 2015 il saldo primario italiano (ovvero l'indebitamento netto meno la spesa per interessi) è stato pari all'1,5% del Pil. Nel 2015 la pressione fiscale in rapporto al Pil si è attestata al 43,4%, invariata rispetto al dato del 2014. L'Istat, correggendo, negli ultimi conti economici nazionali, le stime di aprile scorso pari a 43,5% per il 2015 e a 43,6% per il 2014. Piazza Affari si conferma debole dopo la revisione dell'Istat sulle stime del Pil per il 2016. L'indice Ftse Mib segna un calo dello 0,9% a 16.485 punti. In particolare cedono Mps (-2,81%), Moncler (-2,94%), Banco Popolare (-2,19%) e Bpm (-1,73%), mentre resistono in territorio positivo Ferragamo (+1,09%), Ferrari (+0,49%) e Mediaset (+1,24%). Stabile Unicredit.