HANGZHOU. Un accordo sul vino con l'iniziativa, già programmata, '9/9 wine-wine' che vedrà il vino italiano in vetrina sul gigante dell'ecommerce Alibaba. Ma anche la ratifica di un'intesa per promuovere le eccellenze italiane del cibo Made in Italy combattendo i falsi, dal 'parmesan' al prosecco contraffatto. Sono solo alcuni dei punti della collaborazione tra l'Italia e il sito cinese, rinnovata oggi dal premier Matteo Renzi e dal patron Jack Ma nel quartiere generale del gigante dell'e-commerce con oltre 430 milioni di consumatori a Hangzhou. Una collaborazione che punta a sostenere l'export italiano (nel vino le bottiglie italiane hanno solo il 5% del mercato cinese contro il 55% di quelle dei cugini francesi) e il Made in Italy. A cominciare dalle eccellenze dell'agroalimentare, tutelando il marchio. L'Italia diventa così l'unico Paese al mondo a vedere garantito ai prodotti Dop e Igp la stessa tutela contro il falso che hanno i brand commerciali sulla piattaforma e-commerce. L'alleanza con Alibaba per contrastare la contraffazione è iniziata lo scorso anno e i numeri - spiegano dal Ministero delle politiche agricole - sono impressionanti: impedita la vendita mensile di 99 mila tonnellate di falso parmigiano, 10 volte di più della produzione autentica, o di 13 milioni di bottiglie di Prosecco che non arrivava dal Veneto. Una tutela che con questo accordo viene estesa dalla piattaforma b2b, accessibile solo alle aziende, a quella b2c, dando garanzia ai 430 milioni di utenti della rete di siti di Alibaba che potranno acquistare vero Made in Italy. Per individuare i falsi il Ministero delle politiche agricole ha costituito una task force operativa dell'Ispettorato repressione frodi che quotidianamente cerca i prodotti contraffatti e li segnala ad Alibaba. Entro 3 giorni le inserzioni vengono rimosse e i venditori informati che stanno usurpando le indicazioni geografiche italiane. Con il nuovo accordo Alibaba si impegna anche a promuovere momenti di educazione dei venditori e dei consumatori sull'importanza delle indicazioni geografiche alimentari. Non solo protezione, ma anche promozione. L'Italia investe per valorizzare le proprie eccellenze enogastronomiche sul sito cinese. Si parte con il vino nella giornata dedicata a questo prodotto su Alibaba, il 9/9. Un evento speciale presentato in anteprima mondiale allo scorso Vinitaly proprio da Jack Ma che con quella di oggi è la quinta volta che vede il premier Renzi di persona. Da quel momento le aziende vitivinicole italiane presenti sulla piattaforma sono passate da 2 a 50 con oltre 500 etichette. Un impegno destinato a essere ulteriormente rafforzato nelle prossime settimane grazie all'inserimento della Cina nei target strategici per gli investimenti del piano straordinario di internazionalizzazione con l'obiettivo di accompagnare le aziende italiane in un mercato dal potenziale di crescita molto interessante. Basti pensare che nei primi cinque mesi del 2016 le importazioni cinesi di vino sono cresciute del 42%, raggiungendo la quota di un miliardo di euro.