ROMA. Novecento assunzioni per inserire nuove competenze, il ridisegno della struttura di vertice dell'istituto che ridurrà da 48 a 36 il numero dei dirigenti apicali e nuove procedure di assegnazione degli incarichi dirigenziali, in capo a una commissione esterna. Così il presidente dell'Inps,Tito Boeri annuncia - in un'intervista al Messaggero - di voler riorganizzare l'ente previdenziale.
«Il primo atto che ho firmato - afferma - permetterà un piano di assunzioni di più di 900 funzionari della cosiddetta fascia C, con lauree in Giurisprudenza, Economia e commercio, Ingegneria gestionale e informatica, e presumibilmente giovani: questo ci permetterà di colmare quel digital divide interno».
Spiega che «partiremo, a settembre, prendendo degli idonei di nostri concorsi precedenti. Una piccola parte poi saranno stabilizzazioni di personale esterno che lavora già da noi, ma il grosso, 550-600 persone, le troveremo con un nostro concorso per il quale stiamo avanzando la richiesta di autorizzazione alla Funzione pubblica».
Quanto alle figure apicali, «la commissione - dice il presidente - formulerà delle rose e poi il direttore generale farà le sue proposte al presidente», «finora i criteri di selezione a quei livelli erano spesso basati sul manuale Cencelli, dove il Cencelli è l'appartenenza sindacale. Un metodo che viene da lontano, ma che è ancora presente».
«Se si farà il prestito pensionistico avremo un ruolo di infrastruttura chiave», afferma parlando delle riforma delle pensioni allo studio del governo.
Caricamento commenti
Commenta la notizia