PALERMO. L'emergenza rifiuti si infuoca in Sicilia. Oggi è il giorno della protesta dei sindaci palermitani che si sono dati appuntamento sotto Palazzo d'Orleans, portando al loro seguito gli auto compattatori carichi di spazzatura per piazzarli davanti alla Presidenza della Regione.
In prima fila Patrizio Cinque, sindaco di Bagheria del M5S, che nei giorni scorsi aveva annunciato la mobilitazione.
«I cittadini devono sapere che la colpa della presenza dei cumuli di spazzatura nelle strade dei comuni siciliani non è nostra, ma della Regione che non ha saputo gestire per tempo questa che non è un'emergenza -, afferma Cinque -. I nostri autocompattatori sono stati lasciati nuovamente dietro ai cancelli della discarica di Catania, per questo abbiamo portato i rifiuti davanti a Palazzo d'Orleans».
Mentre il Quirinale fa sapere di «seguire con attenzione» il caso rifiuti in Sicilia, come scritto sul Giornale di Sicilia in edicola.
Intanto, nella provincia palermitana la situazione è al collasso: le strade, soprattutto quelle in prossimità delle località balneari, sono invase di cumuli di spazzatura. A costeggiare le spiagge chilometri di rifiuti: la situazione è particolarmente critica nei Comuni fra Palermo e Trapani, specialmente nell'area tra Carini e Punta Raisi.
Tanto che il sindaco carinese, Giovì Monteleone, nelle scorse ore ha chiesto l'intervento dell'esercito; mentre il primo cittadino di Cinisi, Giangiacomo Palazzolo, ha annunciato per oggi pomeriggio l'intitolazione di una strada, via Finaita, al presidente Rosario Crocetta. "Una strada che conduce direttamente all'aeroporto Falcone - Borsellino e che da giorni straripa di immondizia", spiega Palazzolo.
E mentre procede la marcia verso piazza Indipendenza, è ormai aperto lo scontro fra il governatore Rosario Crocetta e il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. Ieri, in una nota il presidente della Regione puntava il dito contro la gestione della discarica di Bellolampo per aver respinto, accusa Crocetta, i rifiuti provenienti da alcuni Comuni della provincia.
Pronta la replica di Orlando: "Oggi la discarica continua ad essere a disposizione del territorio e di tutti i territori e tanto il Comune quanto la Rap sono impegnati affinché continui ad esserlo nel rispetto del suo spirito pubblico e di tutte le normative europee e nazionali. Crocetta e il suo magistrato-assessore Contraffatto continuano ad avere un atteggiamento doubleface. Infatti, da un lato esplicitamente invitano le amministrazioni comunali e i cittadini a violare la legge, proponendo un sovraconferimento a Bellolampo ed il ricorso a soggetti privati individuati al di fuori delle norme e dall'altro minacciano denunce contro chi viola la legge".
C'è chi chiede di risolvere l'emergenza seguendo l'esempio di altre regioni italiane più virtuose: «È cosi difficile per la Sicilia trattare i rifiuti allo stesso modo delle altre regioni del nord Italia e dell'Europa? Basterebbe osservare quanto fatto altrove e replicare le scelte virtuose. Ma il governo Crocetta non riesce nemmeno a copiare. Eppure i siciliani pagano le tasse sui rifiuti in egual misura di come fanno gli altri cittadini nel resto d'Italia e d'Europa», dice il senatore Vincenzo Gibiino, vicepresidente della Commissione bicamerale sul Federalismo fiscale e componente del Comitato di Presidenza di Forza Italia.
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