MILANO. Piazza Affari ha virato al ribasso, peggiore tra le borse europee (-0,89%). Sul listino pesano le banche, tra i rinnovati timori legati alle mosse del governo per garantire liquidità e per ricapitalizzarle in caso di choc. Mps è andata in asta di volatilità e ora cede il 5,5% a 0,36 euro per le indiscrezioni di stampa su un ultimatum della Bce per smaltire in tre anni una decina di miliardi di sofferenze lorde. Ma è stop anche per Bper e Ubi mentre il Banco perde il 4,4%, Bpm il 3,5%, Unicredit e Intesa il 2,8%. Mps è in caduta a Piazza Affari. Il titolo cede il 7,5% a 0,35 euro e ritocca i minimi storici segnati nelle ultime sedute. Poi viene fermato ancora in asta di volatilità. Oggi ad appesantire Rocca Salimbeni contribuiscono le indiscrezioni di stampa su una lettera della Bce per chiedere un piano che riporti in tre anni la percentuale di sofferenze a livelli fisiologici. 'Stop and go' di Mps in Borsa. Dopo la nota che conferma la lettera della Bce sulla necessità di accelerare sul taglio delle sofferenze, il titolo, che era tornato agli scambi, è finito di nuovo in asta di volatilità. Raffica di sospensioni al ribasso tra le banche a Piazza Affari. Mentre il Ftse Mib cede lo 0,96%, maggior calo tra i listini europei, finisce in asta di volatilità anche Unicredit, insieme a Mps e Bper. Ubi intanto è tornata agli scambi e cede il 4,4% per cento.