ROMA. Il mercato italiano dell'auto rallenta a giugno, dopo l'exploit di maggio, ma il semestre chiude con oltre un milione di immatricolazioni. Non accadeva dal 2011. Fca per il diciottesimo mese consecutivo registra un risultato migliore e aumenta la quota, anche grazie al balzo del 34% delle vendite Alfa Romeo, trainate dalla Nuova Giulia.
A giugno - secondo i dati del ministero dei Trasporti - le immatricolazioni sono state 165.208, l'11,9% in più dello stesso mese 2015. È la sesta crescita consecutiva a doppia cifra - sottolinea l'Anfia - e il venticinquesimo incremento mensile consecutivo. Nei sei mesi 2016 sono state vendute complessivamente 1.041.854 auto, pari a un incremento del 19,15% sull'analogo periodo dell'anno scorso. Fca a giugno ha consegnato 47.453 auto, il 13,6% in più dello stesso mese 2015 e la quota sale dal 28,3 al 28,7%.
Nella prima metà dell'anno le immatricolazioni del gruppo sono state 303.409, pari a un incremento del 22,13% sull'analogo periodo 2015 e la quota passa dal 28,41 al 28,12%. Oltre a quello dell'Alfa Romeo segno positivo anche per Jeep (+20,3%) con Renegade che guida ancora una volta le performance del marchio e per Fiat (+13,9%). Continua «il dominio dei modelli del gruppo nella top ten», con sei vetture presenti in classifica di cui tre (Panda, 500L e Ypsilon) sul podio. Positivo debutto anche per la 124 Spider, che è già prima nel suo segmento con una quota del 39,9%. «Al giro di boa di metà anno il mercato italiano dell'auto si conferma in ottima salute», commenta il Centro Studi Promotor che parla di «prospettive favorevoli» per la seconda parte del 2016.
«La ripresa in atto, oltre a svilupparsi con un tasso costantemente a due cifre - afferma il presidente Gian Primo Quagliano - appare decisamente solida, come risulta chiaramente dal fatto che la crescita non interessa particolari settori di domanda, ma l'intero mercato: crescono tutti segmenti di prodotto, crescono tutte le ripartizioni territoriali, crescono gli acquisti dei privati e crescono quelli delle aziende».
«È ripresa la voglia di mobilità degli italiani», osserva l'Unrae, l'associazione delle case automobilistiche estere, che ricorda: nei sei mesi 2016 lo Stato ha incassato 3,7 miliardi di euro di Iva e il settore ha generato un fatturato di 20,9 miliardi di euro. Prudente Federauto: «la crescita - spiega - è stata conseguita dalle 'turbo-promozionì e dalle auto chilometro zero. Prevediamo che il secondo semestre viaggerà a un tasso di crescita inferiore».
Una stima che trova conferma nei dati dell'Osservatorio Findomestic che registra per i prossimi tre mesi un calo della propensione all'acquisto di auto nuove e usate. Secondo Promotor, invece, l'agevolazione fiscale dei 'superammortamentì scadrà il 31 dicembre e quindi ci potrebbe essere un rush finale degli acquisti di auto di imprese e società.
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