Lunedì 23 Dicembre 2024

Effetto Brexit sull'agricoltura siciliana, Coldiretti: a rischio export di olio e vino

PALERMO. Ortofrutta, olio, vino e formaggi: sono i prodotti made in Sicily più esportati in Gran Bretagna e che adesso rischiano di subire gli effetti della Brexit. "L'uscita della Gran Bretagna dall'Unione europea comporterà delle conseguenze per i produttori agricoli siciliani - avverte Alessandro Chiarelli, presidente di Colidretti Sicilia -. Il mercato britannico rappresenta un grande committente dei nostri prodotti agricoli biologici, come ortofrutta e vino, ma anche olio e formaggi". Grandi percentuali di questi alimenti vengono esportati nel Regno Unito. "Esportazioni rese possibili grazie alle agevolazioni attuate perché all'interno del territorio europeo. Ma da oggi, che la Gran Bretagna non è più suolo europeo si rischia un aumento dei costi, in termini di trasporti e non solo. Il rischio è che le nostre esportazioni tracollino". Cosa fare allora? "Le istituzioni europee e italiane devono agire subito. Non possiamo attendere i tempi della politica. Occorre avviare e concludere i negoziati quanto prima. È da questi ultimi che dipenderà il futuro delle nostre esportazioni verso i Paesi britannici", spiega Chiarelli. "certo - aggiunge -, è difficile pensare che si possa esportare a condizioni favorevoli come quelle derivanti dalla Comunità europea. Non appena terminerà il processo di uscita, varranno gli stessi rapporti commerciali che valgono con tutti gli altri Stati extracomunitari. Ecco perché è importante intervenire subito con accordi commerciali tra Paesi europei e Regno Unito". "L'esito del referendum britannico ci dimostra che si può uscire dall'Europa - conclude il presidente di Coldiretti Sicilia. Un'Europa in cui io ancora credo, ma che deve assolutamente riformarsi dall'interno. La Brexit è un chiaro segnale di disinnamoramento e delusione nei confronti delle politiche europee. Dobbiamo restare nell'Ue, ma dobbiamo anche cambiarla".

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