
PALERMO. Ortofrutta, olio, vino e formaggi: sono i prodotti made in Sicily più esportati in Gran Bretagna e che adesso rischiano di subire gli effetti della Brexit. "L'uscita della Gran Bretagna dall'Unione europea comporterà delle conseguenze per i produttori agricoli siciliani - avverte Alessandro Chiarelli, presidente di Colidretti Sicilia -. Il mercato britannico rappresenta un grande committente dei nostri prodotti agricoli biologici, come ortofrutta e vino, ma anche olio e formaggi".
Grandi percentuali di questi alimenti vengono esportati nel Regno Unito. "Esportazioni rese possibili grazie alle agevolazioni attuate perché all'interno del territorio europeo. Ma da oggi, che la Gran Bretagna non è più suolo europeo si rischia un aumento dei costi, in termini di trasporti e non solo. Il rischio è che le nostre esportazioni tracollino".
Cosa fare allora? "Le istituzioni europee e italiane devono agire subito. Non possiamo attendere i tempi della politica. Occorre avviare e concludere i negoziati quanto prima. È da questi ultimi che dipenderà il futuro delle nostre esportazioni verso i Paesi britannici", spiega Chiarelli. "certo - aggiunge -, è difficile pensare che si possa esportare a condizioni favorevoli come quelle derivanti dalla Comunità europea. Non appena terminerà il processo di uscita, varranno gli stessi rapporti commerciali che valgono con tutti gli altri Stati extracomunitari. Ecco perché è importante intervenire subito con accordi commerciali tra Paesi europei e Regno Unito".
"L'esito del referendum britannico ci dimostra che si può uscire dall'Europa - conclude il presidente di Coldiretti Sicilia. Un'Europa in cui io ancora credo, ma che deve assolutamente riformarsi dall'interno. La Brexit è un chiaro segnale di disinnamoramento e delusione nei confronti delle politiche europee. Dobbiamo restare nell'Ue, ma dobbiamo anche cambiarla".
10 Commenti
Daniele
24/06/2016 12:25
L'unione Europea anzichè favorire la produzione di olio d'oliva italiano (riguarda da vicino la Sicilia) consente alla Tunisia di immettere nel mercato europeo il suo olio a basso prezzo (e scarsa qualità) tutto a discapito della nostra produzione!
roberto1
24/06/2016 12:59
Per il vino non so, ma certamente l'olio da tempo e' fuori gioco e non si dia come contraccolpo all'uscita dall'U.E, dell' Inghilterra ma i danni vengono da prima
Gir
24/06/2016 13:09
Credo che si stia facendo terrorismo mediatico!!!!! Chi è buongustaio cercherà sempre i ns prodotti , e poi mi faccio sempre più persuaso ( come dice il buon Montalbano) che questa Europa l'hanno voluta in pochi , e mi riferisco ai grandi finanzieri. Pensate che paghiamo il diesel € 1,80 ,le vecchie £3600 roba da rivoluzione.
gabriele
24/06/2016 13:16
mandare i prodotti agricoli in Russia
Domenico
25/06/2016 14:21
Dopo le sanzioni alla Russia per colpa sia EU Che USA come vuoi Che i Russi importano i vostri prodotti? E Con i collegamenti Che avete arrivano gia marci.
Zigozago
24/06/2016 13:36
Se penso che gli inglesi, che avevano molti più vantaggi noi a stare in EU, hanno avuto il coraggio di uscire......... Si cominci a non importare tonnellate di olio e ortaggi dal Marocco, a non stipulare accordi capestro quali il TTIP, a togliere l'embargo alla Russia, a ridare fiato al settore della pesca, soffocato dalle idiote leggi UE, a favorire le piccole e medie industrie ed il nostro turismo e vedremo che anche per noi le cose potranno solo che migliorare. Se poi lo potremo fare in autonomia dalla UE, sarà tanto meglio.
filrouge
25/06/2016 09:16
Paghiamo lo scotto di un'Europa voluta e costruita ad uso e consumo di un 'Economia spregiudicata e cinica , che non ha tenuto conto della partecipazione e delle esigenze dei popoli. Ad insaputa dell'opinione pubblica si firmano Trattati capestro come quello del Ttip o del Ceta ( Calenda e Renzi in sfregio alla democrazia intendono firmare). E' venuto il momento di risvegliare le coscienze e riappropriarsi dei nostri diritti.
Antonino Pipitò
24/06/2016 14:41
Illazioni a mai finire ! Se l'Inghilterra vuole acquistare i nostri prodotti lo fa e paga in sterline.... mica ha messo l'embargo alla Sicilia ?
Stracquadanio Rosario
25/06/2016 11:55
Sì è vero che non c'è nessun embargo dì mezzo, è una materia che deve essere di nuovo regalata, attraverso trattativa tra UE e Regno Unito. Una trattativa poco attenta o viziata , potrebbe condurre non di certo ad un embargo, ma a qualcosa di equivalente.
pietroquattro
24/06/2016 17:11
Ma perché lamentarsi, i Sigg. inglesi pagheranno semplicemente molto più cari i nostri prodotti cui sono ormai abituati
roberto1
25/06/2016 00:16
forse
Domenico
25/06/2016 07:54
Dei vostri buoni prodotti l'Europa se ne Frega . Also Nord Europa arrivano prodotti da tutto il mondo , E sapete perche'? Perche questa e' l'Europa , E gli inglesi se ne sono accorti ,
Giuseppe
25/06/2016 08:14
Sono dwll'idea che la Sicilia non ha bisogno di stare in Europa...cosi' come e' attualmente la Svizzera!!
Antonino Pipitò
25/06/2016 09:44
Per dirla tutta la Sicilia non avrebbe bisogno di stare neanche in Italia col potenziale di risorse che ha... le ricordo che è anche circa 3o volte Malta :(
Elen
25/06/2016 09:05
E, come sempre, paga Pantalone!