ROMA. Nel primo trimestre l'occupazione è in crescita con 242 mila occupati in più su base annua (+1,1% nei dati grezzi). Lo comunica l'Istat sottolineando che rispetto al trimestre precedente c'è un «moderato aumento» dello 0,1%. «Il contributo decisivo viene dall'occupazione a tempo indeterminato (+341 mila) - spiega l'istituto di statistica nel report sul Mercato del lavoro - a fronte della sostanziale stabilità di quella a termine e del calo degli indipendente. L'incremento è maggiore per il lavoro a tempo parziale». Dopo il forte calo dell'occupazione giovanile in tutti gli anni della crisi, il numero di occupati di 15-34 anni cresce per il terzo trimestre consecutivo(+50 mila, +1,0% in un anno) associandosi all'aumento del tasso di occupazione (+0,7 punti) e alla riduzione del tasso di disoccupazione (-2,0 punti). Gli occupati 35-49enni si riducono in valore assoluto, ma il relativo tasso aumenta di 0,2 punti. Prosegue intanto la crescita più marcata per gli over 50enni del numero di occupati (+335 mila) e del tasso (+1,8 punti), «dovuta anche alle minori uscite dal mercato del lavoro per pensionamento a seguito dei cambiamenti della normativa». L'Istat segnala come «aspetto significativo delle dinamiche recenti del mercato del lavoro» il calo degli inattivi che sono nel primo trimestre diminuiti dello 0,5% rispetto al periodo precedente e dell'1,2% nei 12 mesi con una riduzione di 168 mila persone dovuta soprattutto alla componente maschile. Per trovare lavoro sempre più persone usano il «canale informale» di rivolgersi a parenti, amici e conoscenti è l'azione più diffusa e in crescita. Lo fa l'84,8% nel primo trimestre (+1,4 punti sul primo trimestre 2015) secondo gli ultimi dati Istat. L'invio di curriculum, invece, è usato dal 69,2% di chi cerca lavoro e la ricerca tramite internet dal 55,4% (-3,6 punti), azioni più frequenti trai giovani e trai laureati. I disoccupati nel primo trimestre sono 3 milioni e 87 mila (-215 mila in un anno) e di questi 1 milione 759 mila sono in cerca di occupazione da almeno un anno (-127 mila). Lo calcola l'Istat spiegando che l'incidenza della disoccupazione di lunga durata (almeno 12 mesi) rimane sostanzialmente stabile al 57% sul totale disoccupati. Il tasso di disoccupazione nel primo trimestre si attesta all'11,6%, come nell'ultimo trimestre dello scorso anno. Nei dodici mesi c'è invece un calo di 0,9 punti. Nel primo trimestre 2016 «gran parte degli indicatori sul mercato del lavoro continuano a segnare un miglioramento», secondo l'ultimo rapporto dell'Istat. L'input di lavoro utilizzato complessivamente dal sistema economico registra aumenti dello 0,5% su base congiunturale e del 2,1% in termini tendenziali e queste aumento coinvolge tutti i principali settori economici, ad eccezione delle costruzioni