PALERMO. L'elenco adesso è ufficiale. Ecco i giovani che tra qualche giorno potranno iniziare un tirocinio in azienda per sei mesi percependo 500 euro al mese e sperando nell’assunzione finale grazie a un bonus erogato all’azienda. Il dipartimento della Formazione ha pubblicato il decreto con i nomi dei candidati che hanno i requisiti per partecipare al bando e l’azienda dove svolgeranno il periodo di pratica. Si chiude così un lunghissimo procedimento amministrativo iniziato nel luglio 2014 con la selezione di questi giovani. CONSULTA L'ELENCO COMPLETO Questi tirocini sono quel che resta del Piano giovani, iniziativa da cento milioni varata dall’ex assessore Nelli Scilabra per favorire l’occupazione giovanile ma mai realmente partita anche perchè a un certo punto il governo nazionale si è ripreso i soldi che non erano stati spesi. L’unica iniziativa realmente partita nel 2014 e per la quale erano rimasti a disposizione 22 milioni è stata quella del bando per i tirocini retribuiti in azienda. In palio c’erano duemila posti che nelle intenzioni iniziali dovevano essere assegnati tramite tre selezioni da effettuare su internet. Il meccanismo all’apparenza era semplice: su un sito web si registravano i giovani senza lavoro con meno di 35 anni e le aziende. I disoccupati inserivano il curriculum e le imprese proponevano dei contratti: il portale della regione avrebbe fatto incontrare domanda e offerta di lavoro. I primi 800 giovani che avrebbero firmato un «contratto virtuale» sul portale, mettendosi in sostanza d’accordo con l’azienda, avrebbero avuto diritto a iniziare il tirocinio. Il problema fu che si registrarono oltre 50 mila tra giovani e aziende. Se la prima selezione, quella del 14 luglio 2014, andò in porto senza particolari problemi, durante la seconda che si svolse ad agosto il sito andò in tilt per l’enorme numero di contatti. Scoppiarono feroci polemiche, migliaia di candidati non riuscirono neanche a collegarsi al sito e minacciarono ricorsi. Esplose pure un caso politico che vide scontrarsi l’allora dirigente Anna Rosa Corsello e la Scilabra. La società regionale Sicilia e-Servizi appurò che comunque le prime due selezioni erano state regolari e che i primi 1.600 tirocinanti erano stati individuati. Ma il Piano giovani ben presto affossò e lo Stato tempo dopo si riprese le somme non spese. A riavviare l’iter è stato l’assessore regionale alla Formazione, Bruno Marziano, che a fine 2015 assieme al dirigente generale Gianni Silvia ha portato avanti un’operazione finanziaria che inizialmente aveva allarmato i partecipanti, timorosi che gli ultimi 22 milioni destinati ai tirocini potessero essere dirottati su altri capitoli di spesa. Così non è stato e in realtà quelle somme sono state utilizzate temporaneamente per chiudere una transazione col Cerf, ente di formazione al centro di un contenzioso con la Regione: a fronte del pagamento di 16 milioni, è stato chiuso un contenzioso da 32 milioni e 408 persone torneranno a lavorare nell’ente. Nel frattempo la giunta ha stanziato i 6 milioni circa destinati ai tirocini. Ma degli 800 candidati che erano riusciti a siglare il «precontratto», molti non avevano i requisiti richiesti dal bando (ad esempio i certificati rilasciati dai Centri per l’impiego che attestavano lo stato di disoccupazione) mentre altri nel frattempo hanno trovato trovato un lavoro oppure l’azienda dove dovevano svolgere il tirocinio ha chiuso i battenti. Gli uffici della Formazione hanno contattato uno a uno i candidati per avere l’ultima conferma sulla disponibilità. E alla fine ha individuato i giovani idonei e interessati ancora al tirocinio. Per loro è prevista un’indennità di partecipazione di 500 euro mensili per un massimo sei mesi, mentre per i disabili la somma sale a 750 euro e la durata massima è di 12 mesi. Per l’azienda saranno invece messi a disposizione 250 euro a tirocinante per l’attività di tutoraggio. Sono previsti anche incentivi all’assunzione destinati alle aziende, anche quelle che non hanno ospitato giovani per il tirocinio. Si va da 6 mila euro per assunzioni a tempo indeterminato a 3.500 in caso di contratti a 24 ore settimanali, mentre per i rapporti di lavoro a 30 ore il bonus è di 4 mila euro. Bonus di 5 mila euro per contratti a tempo ma della durata di almeno 24 mesi. Per i disabili il contributo per l’assunzione a tempo indeterminato è di 7 mila euro, per i contratti a 30 ore di 4.700 euro e per quelli di 24 ore di 4.100 euro. Sempre per i disabili sono previsti incentivi di 5.900 euro per contratti della durata di 24 mesi. «Una volta iniziati questi tirocini – assicura Marziano – partiranno le verifiche sulla seconda selezione per avviare al lavoro gli altri tirocinanti. Infine pubblicheremo un nuovo bando per assegnare gli ultimi posti a disposizione. È un impegno che avevo preso con tantissimi giovani che avevano partecipato al bando e grazie anche al lavoro degli uffici abbiamo mantenuto la promessa».