ROMA. Imprenditori con un reddito inferiore ai 15 mila euro, lavoratori autonomi che dichiarano come un dipendente. Ancora una volta, sono numerose le sorprese che emergono dalle statistiche del Ministero dell'economia sulle dichiarazioni fiscali del 2015, che analizzano gli studi di settore, le dichiarazioni Irpef e le dichiarazioni Iva relativamente al periodo d'imposta 2014, cioè l'ultimo di tre anni di recessione. E oggi il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha firmato un dpcm che proroga di due settimane, dal 7 al 23 luglio la scadenza per il 730.
L'intento è quello di dare più tempo, a contribuenti, professionisti e Caf, per modificare, correggere e inviare il modello 730, presumibilmente sia quello ordinario che quello precompilato. Dai dati pubblicati dal Dipartimento delle finanze saltano all'occhio alcuni numeri. Per quanto riguarda gli imprenditori, che sono oltre 1,9 milioni (di cui il 92% in regime di contabilità semplificata), il 49% dei soggetti dichiara al fisco un reddito d'impresa inferiore a 15 mila euro e solo lo 0,6% un reddito superiore a 150 mila; se si considera il reddito medio complessivo degli imprenditori, il valore si attesa a 20.490 euro (+3%).
Redditi bassini anche per i lavoratori autonomi: il 48,5% dei 950 mila autonomi dichiara compensi inferiori a 25.820 euro e solo il 4,1% compensi superiori a 185.920 euro; inoltre, rispetto all'anno precedente crescono i soggetti nelle classi di compensi fino a 15.490 euro, mentre si contraggono nelle fasce più alte; il reddito medio complessivo vale 49.560 euro.
I lavoratori dipendenti, un esercito di oltre 20,5 milioni di persone (il 50% del totale dei contribuenti), dichiarano un reddito medio di 20.520 euro (-0,4%), che sale a 20.700 (+0,9%) considerando anche i premi di produttività soggetti a tassazione sostitutiva. Se si considera il reddito complessivo posseduto dai dipendenti, il valore medio sale a 22.630 (+10,3%). I pensionati (14,8 milioni di contribuenti), infine, dichiarano un reddito medio da pensione di 16.700 euro; considerando il reddito complessivo, il valore medio sale a 19.890 euro (+19,1%).
Il 2014 è stato anche l'anno del 'bonus' da 80 euro: su questo il Mef evidenzia che il 64% del bonus spettante ha interessato soggetti con reddito tra 15.000 e 26.000 euro. La fotografia scattata con gli studi di settore (che hanno riguardato un minor numero di soggetti, 3,6 milioni -0,8%, ma un reddito totale dichiarato maggiore, 101 miliardi +3,1%), infine, mostra come a dichiarare di più siano le attività professionali (41.600 euro di reddito medio dichiarato), seguite dalle attività manifatturiere (32.400 euro) e dal settore dei servizi (24.400 euro), mentre nel commercio si registra il livello più basso (19.100 euro).
Il reddito medio è stato di 25.900 euro per le persone fisiche, 37 mila per le società di persone e 26.700 per le società di capitali ed enti.
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