
PALERMO. Dall’operatore dell’abbigliamento a quello tessile, dal tecnico edile all’addetto alla saldatura elettrica. E poi interpreti, pasticceri, piastrellisti. Sono le nuove qualifiche che si potranno ottenere frequentando un corso di formazione professionale.
Gli enti non potranno più organizzare lezioni a proprio piacimento ma dovranno seguire le indicazioni contenute in un catalogo approvato con un decreto dell’assessore regionale Bruno Marziano. Viene introdotto così anche in Sicilia il “repertorio delle qualificazioni”, un catalogo elaborato sulla base di quello in uso nella Regione Piemonte ma aggiornato con le figure più adatte all’isola in tema ad esempio di agricoltura e pesca.
Queste qualifiche consentiranno agli allievi di vedere riconosciuto il proprio titolo anche in altre regioni e all’estero e dunque di avere una possibilità in più di trovare uno sbocco lavorativo dopo aver frequentato un corso. Questo passaggio è propedeutico alla firma dell’Avviso 3, il bando da 167 milioni di euro per finanziarie i nuovi corsi che è stato bloccato dal ricorso al Tar presentato da un ente.
L’assessore Marziano ha spiegato che procederà alla pubblicazione dello stesso bando ma in versione “leggera”, senza cioè le parti contestate. A questo punto verosimilmente le attività dovrebbero iniziare dopo l’estate. Nel frattempo è attesa a giorni la firma da parte del governo nazionale sul piano di riforma del settore della formazione professionale, che prevede incentivi all’esodo e prepensionamenti per migliaia di lavoratori.
3 Commenti
Saro
27/05/2016 16:13
Sì, interpreti e poi ci mandano un ragioniere, come l'altra volta!
Restuccia
28/05/2016 09:16
Bravissimo assessore!! Finalmente la riforma
Frank Sosa
28/05/2016 10:39
Si e secondo voi un azienda prende un interprete con un corso regionale o un laureato??? Queste sono le solite buffonate per arricampare soldi. Assicurate il lavoro??? No allora niente!!! Questi percorsi devono essere mirati ad un entrata nel mercato del lavoro, proporzionale alle uscite!