
PALERMO. “Se domani i dipendenti di Sviluppo Italia Sicilia torneranno al lavoro, nel giro di un mese dovrebbero partire i corsi di formazione per assicurare l’obbligo d’istruzione”. Lo afferma l’assessore regionale Bruno Marziano che oggi ha incontrato i 75 impiegati presso la società partecipata della Regione.
Questo personale si occupa dell’accreditamento degli enti, cioè dell’autorizzazione per organizzare i corsi. In ballo ci sono circa 45 milioni di euro relativi a 371 progetti per svolgere corsi rivolti a giovani in obbligo scolastico ma gli enti non possono attivarsi perché non hanno ancora ottenuto proprio l’accreditamento. Una brutta notizia per oltre 5 mila allievi in obbligo scolastico e per almeno 800 formatori da mesi senza stipendio che attendono di tornare al lavoro in un ente.
I dipendenti di Sviluppo Italia Sicilia, che si occupa di assistenza alle imprese, hanno iniziato a protestare dopo che la società è stata messa in liquidazione per una grave crisi finanziaria. Il piano di riordino delle partecipate e in generale le norme che regolano il mondo delle partecipate prevedono la chiusura degli enti coi conti in rosso, ma secondo i dipendenti la causa della crisi è legata al mancato affidamento di commesse da parte dei dipartimenti regionali, che si sono affidati a società esterne nonostante una direttiva del presidente Crocetta stabilisse il contrario.
Adesso i lavoratori sono pronti a tornare al lavoro per una settimana "per dare un segnale" nella speranza che la vertenza possa risolversi in loro favore. Domattina voteranno in assemblea e, salvo sorprese, la maggioranza dovrebbe decidere di tornare dietro alla scrivania. “Siamo pronti a dimostrare quanto valiamo – dicono alcuni dipendenti – e che in poco tempo autorizzeremo tutti gli enti”. Nel frattempo il dipartimento della Formazione compirà gli ultimi passaggi per sbloccare i finanziamenti e rimettere in moto il mondo della formazione professionale siciliana. Obiettivo che Marziano conta di raggiungere, se tutto andrà bene, nell’arco di un mese e comunque entro giugno.
Persone:
11 Commenti
Paliddu
12/05/2016 18:35
Sono lieto per chi ricomincia a lavorare, ma vorrei che le autorità indagassero e facessero vera luce su i veri motivi che hanno bloccato da anni la formazione professionale in Sicilia. È un fatto solamente siciliano, una serie di misfatti accertati da parte di eminenti funzionari corrotti e nessuno che ancora interviene per fare giustizia. È realmente una Regione che ci fa vergognare di essere siciliani. E si parla di Europa, elezioni ed altre parole inutili e nessun fatto reale che possa rendere giustizia a chi ne ha diritto, anche vedendo punire gli autori di reati gravi. Povera Sicilia e povera Italia che non interviene.
dipendente
12/05/2016 18:42
Alla faccia di tutti i commentatori invidiosi del nostro posto di lavoro. Andate via dalla Sicilia, non v'è posto per voi
roberto1
12/05/2016 23:17
Con questo commento dipendente non fa una bella figura, anzi giustifica chi cita
enzo
13/05/2016 08:43
Dovete il vostro posto di lavoro ad una raccomandazione. Che fuori dalla Sicilia esiste in maniera MINORE. Se andate fuori dalla Sicilia siete persi. Quindi, per la compassione che sicuramente suscitereste, vi lasciano quì. Gli altri che vanno fuori dalla Sicilia vanno a lavorare. E seriamente. Insegnatelo nei corsi.
VINCENZO
13/05/2016 08:52
Vedi, signor 'dipendente', della Sicilia che dovresti rappresentare, forse non hai capito niente. Ancora meno: dovresti tacere. Perchè la posizione di 'privilegiato-raccomandato' non comporta che debba DERIDERE i suoi conterranei. Meno che mai, che debba fare da insegnante. O trasmettere agli altri insegnanti il pericoloso veleno della rivalità, derisione e quant'altro. Deve solo tacere e ringraziare gli altri che pagano le tasse per mantenerlo.
dipendente
13/05/2016 10:38
In alternativa c'è molta terra da zappare invece di godere davanti ad una tastiera quando ci sono problemi per i dipendenti delle partecipate. Su via a zappare!
franco
13/05/2016 12:31
Egregio dipendente, quello di cui i commentatori scrivono non è invidia, è solo rabbia nel vedere persone capaci che vengono scavalcate da gente che non vale niente e il cui solo merito è quello di andare a leccare il politico di turno. Quelli che vanno via dalla Sicilia sono le persone migliori, che hanno dignità da vendere e non si sono piegati a compromessi. Hai ragione, per questi non c'è posto, perché i posti come quello tuo sono riservati a quelli che i politici possono manovrare a loro piacere.
dipendente
13/05/2016 17:14
È la dura legge della giungla, in quanto questa è una giungla dove i più forti e furbi vanno avanti, gli altri si devono accontentare delle briciole, ammesso che le trovino. Brutto da accettare, lo so!
fabry
12/05/2016 19:16
Mentre c'è posto per te, caro "dipendente". Mi vuoi dire quale qualifica hai, che concorso hai superato, a parte quello della raccomandazione?
Francesco
12/05/2016 19:26
Ah, Come sono contento! Finalmente si riapre la mangiatoia per gli organizzatori dei corsi, dei docenti e poco niente per i giovani cui è destinata la formazione professionale. Ancora mi rimbomba nelle orecchie l'eco delle malefatte degli anni passati. Quando i docenti erano più dei corsisti o quando si trattava di corsi fantasma e fiumi di soldi riempivano le tasche di pochi a danno di tutti. Se tutto dovesse andare come allora è un peccato mortale la loro riapertura. Spero che sta' volta chi ha l'obbligo di controllare lo faccia prima, durante e dopo lo svolgimento e, finalmente, a chi dovesse sbagliare fargliene pagare il fio.
Roby
12/05/2016 20:06
Francesco, aggiungo un'altra perla. Al corso per assistenti sociali hanno mandato un ragioniere per tenere una lezione di igiene, che parlava di IVA, codice fiscale ecc. Alla obiezione dei ragazzi, sapete che cosa ha risposto il signorino?:" Questo so e questo vi dico". Avete capito?
Giuseppe
12/05/2016 20:11
E dopo i fatti, i voti, vero? Che vergogna!
Fabry
12/05/2016 20:45
BELLA TERRA MIA, in che mani sei finita.
vito
12/05/2016 22:20
Fabry rispondo io per dipendente..nessun concorso perché non necessario gli enti di formazione dai quali dipendiamo sono PRIVATI!
Davide
13/05/2016 12:18
Si. Ma i soldi che li pagano sono PUBBLICI. Quindi nostri.
Tonino
13/05/2016 13:53
Si ha ragione sono PRIVATI ma sopravvivono con i soldi dei contribuenti!
Alberto Cava
13/05/2016 03:16
Se con l'edilizia i mafiosi hanno fatto il sacco di palermo, con la formazione professionale questo ruolo è stato preso dai politici diventati ingordi. Della Sicilia è rimasto poco. Vi siete mangiati tutte cose. Non la nostra dignità. Almeno fino a che potremo farci un piatto di pasta ogni giorno. Quando non potrò più mangiare scapperò dall'Italia come fanno centinaia di migliaia di nostri giovani siciliani.
rita ferraiolo
13/05/2016 11:34
buonissima cosa,ma perchè solo in sicilia?
gabriele
13/05/2016 12:15
quello che importa e che i corsi siano effettivamente utili per gli studenti visto che chi paga sono i contribuenti e non altri.