ROMA. Dai social network ai giochi, il mercato delle applicazioni per dispositivi mobili non conosce crisi, nonostante il rallentamento dei download e delle vendite di smartphone. L'anno scorso le «app» installate da utenti di tutto il mondo sono state quasi 156 miliardi, generando ricavi diretti per oltre 34 miliardi di dollari (senza contare le entrate provenienti dalle inserzioni pubblicitarie). A scattare la fotografia di settore è Idc, che per il 2020 stima una crescita a 210 miliardi di download per 57 miliardi di dollari di ricavi diretti . L'ecosistema dell'App Store di Apple ha raccolto più della metà dei ricavi diretti dalle app dello scorso anno, il 58% del totale globale (+36% rispetto all'anno prima). Un dato significativo nonostante la fetta di app installate sia solo del 15%, l'8% in meno dell'anno prima. I dispositivi basati su Android, il sistema di Google che è su oltre l'80% degli smartphone, convogliano circa il 60% delle installazioni globali e circa il 36% dei ricavi. Quanto ai ricavi provenienti dalle inserzioni pubblicitarie veicolate tramite applicazioni di ogni sorta, Facebook e Google si attestano come i principali investitori. In particolare gli analisti di Idc puntano i riflettori sulle ultime mosse del social network di Mark Zuckerberg volte a incorporare contenuti sempre più variegati, notizie in primis ma anche gli emergenti «chatbot», assistenti virtuali basati su intelligenza artificiale.