Almaviva: Palermo boccia i contratti di solidarietà, proposta respinta con 2.519 no e 110 sì
PALERMO. Palermo dice no ai contratti di solidarietà per Almaviva. I lavoratori si sono espressi con parere negativo sulla proposta di intesa che era stata raggiunta nei giorni scorsi da azienda e sindacati durante una serie di riunioni che si sono tenute a Roma, al ministero per lo Sviluppo economico. A Palermo i voti contrari nelle due sedi del gruppo di via Marcellini e via Cordova sono stati 2.519, quelli a favore 110. A schierarsi a sostegno dei lavoratori Almaviva, la Cgil di Palermo: “Il no significa che si è oltrepassato il limite: non si può abbassare la testa e accettare qualsiasi lavoro, a qualsiasi condizione. Questi lavoratori, diplomati, laureati, specializzati, da anni operano per questa azienda, l'industria dei servizi era il loro lavoro del futuro. Stanno pagando un prezzo altissimo. E il sito di Almaviva Palermo, il più numeroso, rischia di pagare il prezzo più alto per la quantità di speranze investite e oggi platealmente deluse. Questo no lo capiamo e lo condividiamo”, dichiarano i sindacalisti Enzo Campo e Mario Ridulfo, che chiedono ai governi regionale, nazionale e comunale di tornare subito attorno a un tavolo con l'azienda e i sindacati, per trovare soluzioni e regole per il settore dei call center. Anche a Roma, i lavoratori hanno bocciato l'ipotesi dei contratti di solidarietà con 1.282 no. "Con questo voto, i lavoratori hanno ribadito che la loro dignità, troppe volte calpestata dalle minacce di licenziamento, non è in vendita!", ha detto il segretario generale Confintesa, Francesco Prudenzano. L'accordo prevede l'applicazione dei contratti di solidarietà, con la riduzione delle ore di lavoro e della retribuzione per ciascun lavoratore ed estende la solidarietà per sei mesi, fino a novembre, in tutte le sedi del gruppo, che conta circa 9 mila addetti su scala nazionale, con percentuali diversificate da sito a sito. Formula che dovrebbe evitare licenziamenti individuali e collettivi. Il gruppo Almaviva ha annunciato nei mesi scorsi un totale di 2.988 esuberi, tra le sedi di Palermo (1.670), Roma (918) e Napoli (400). In questi giorni azienda e sindacati torneranno a trattare per verificare l'esito delle consultazioni con i lavoratori.