PALERMO. In Sicilia oltre novemila fra stabilimenti balneari, lidi, ristoranti e bar sulle spiagge potranno restare aperti tutto l'anno, senza alcuna limitazione e con un'unica autorizzazione che durerà fino al 2020, quando scadranno le concessioni. L'epoca delle «stagioni» balneari, che cominciavano a maggio per protrarsi fino ad ottobre, è finita. Lo dice l'assessore regionale al Territorio Maurizio Croce.
«È stata pubblicata oggi - aggiunge - sul sito web dell'assessorato la circolare controfirmata da me e dall'assessore ai Beni Culturali Carlo Vermiglio, attuativa dell'articolo 42 della legge regionale 5/2016, cuore della riforma sul demanio marittimo di recente varata dall'Ars. La circolare chiarisce agli uffici ed agli operatori del settore la reale portata della norma in ordine all'apertura per tutto l'anno delle attività che sorgono sul demanio marittimo. La norma era stata votata nella Finanziaria e inserita nel contesto di una riforma che prevede la cessione delle competenze in materia ai Comuni che, fra le altre cose, dovrebbero anche approvare un piano delle coste. Grazie alla liberalizzazione la Regione conta di aumentare del 30% gli introiti dai concessionari».
A breve, comunica Croce, sarà emanata la circolare inerente le linee guida per la redazione dei Piani di Utilizzo del Demanio Marittimo, da parte dei Comuni, preludio necessario per il trasferimento delle funzioni amministrative ai medesimi.
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