ROMA. «La chiusura del Brennero sarebbe un danno gravissimo per l'economia e per i trasporti europei, non solo italiani. E comunque non possiamo tornare a una Europa unita solo dal punto di vista commerciale o della moneta. L'Europa è molto di più: è cultura, democrazia, tolleranza, primato dell'educazione. La risposta non può essere quella dei muri, se si vuol regolamentare l'immigrazione o fermare il terrorismo internazionale. Il danno sarebbe gravissimo, perchè il passo del Brennero è uno dei simboli dell'integrazione europea». Così il ministro dei Trasporti Graziano Delrio in un'intervista al Mattino. «A pagare il conto maggiore sarebbe il settore agroalimentare», che subisce già le conseguenze delle sanzioni verso la Russia. Tuttavia, spiega Delrio, «stiamo lavorando per una dinamica esattamente contraria a questa, cioè per una maggiore diffusione del Made in Italy. La recente missione in Iran, dove le sanzioni dopo anni stanno uscendo di scena, lo conferma. Il brusco calo del primo trimestre sul commercio extra Ue segnalato ieri e dovuto a fenomeni macroeconomici mondiali come le oscillazioni del prezzo del petrolio, non cancella il fatto che il mondo vuole l'Italia e che i dati complessivi di febbraio erano molto positivi». Delrio smentisce l'ipotesi che la cancelliera tedesca Angela Merkel sia favorevole ai muri: «Non ci sono evidenze che Merkel condivida queste chiusure. Invece ricordiamo il suo coraggio - osserva il ministro - nelle politiche di accoglienza. Un ruolo che proprio in queste ore anche il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha sottolineato».