PALERMO. Dopo 8 anni da separati in casa, Fim, Fiom e Uilm domani saranno insieme per le 4 ore di sciopero nazionale dei metalmeccanici, dopo lo stop delle trattative con Federmeccanica per il rinnovo del contratto di lavoro.
A Palermo gli operai del Cantiere navale si asterranno a fine turno; attualmente su 452 addetti, circa un terzo sono in cassa integrazione. Nell'indotto un migliaio di operai sono in mobilità e cassa integrazione. Nell'area industriale di Carini si fermeranno le tute blu dell'Ansaldo Breda e i 196 dell'Italtel, che l'azienda ha messo in solidarietà per evitare i licenziamenti, come i 133 colleghi di Selital, che produce schede elettroniche per il mercato dell'automotive e delle telecomunicazioni. Del polo industriale però resta ben poco: non c'è più la Keller che è fallita due anni fa e gli operai (202) licenziati dopo anni di cassa integrazione.
A Termini Imerese da 5 anni non c'è più la Fiat e il piano di Blutec per il rilancio della fabbrica del Lingotto non è ancora decollato. A Siracusa gli operai delle aziende che gravitano nell'indotto del petrolchimico (fino a qualche anno fa 5 mila addetti, oggi 2 mila sono in cig e mobilità) da mezzogiorno presidieranno i cancelli delle raffinerie di Priolo, Melilli e Augusta, come i circa 200 operai delle 8 ditte superstiti dell'indotto del petrolchimico di Gela (fino a 3 anni fa lavoravano un migliaio di persone e le aziende attive erano 16) manifesteranno con un sit-in davanti ai cancelli del petrolchimico.
A Milazzo intorno alle 12 si fermeranno gli 800 operai delle aziende dell'indotto per partecipare a un'assemblea davanti ai cancelli della raffineria. A Messina scioperano anche le 60 tute blu dei Cantieri navali Palumbo e un centinaio di metalmeccanici dell'indotto Edipower a San Filippo del Mela.
Nella provincia di Catania, che conta oltre 10 mila metalmeccanici, si fermeranno i 300 operai (tra diretti e indotto) delle Acciaierie di Sicilia, e dopo un ciclo di assemblee anche i 4 mila dipendenti della StMicroelectronics, che scioperano in parte domani e in parte giovedì. Resteranno a braccia conserte i 350 metalmeccanici della 3Sun, che produce pannelli fotovoltaici e poco tempo fa è stata acquisita al 100% da Enel Greenpower.
Nel Ragusano si fermeranno le tute blu della Metra, che produce barre d'alluminio e i 50 dipendenti della Argosoftware, inquadrati come metalmeccanici ma che producono software per le scuole.
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