CATANIA. Azzeramento delle perdite nel 2016 e bilancio in attivo nel 2017, accorpamento di alcune concessionarie, piano industriale moderno, sportello informatico, possibilità di pagare con computer o smartphone, recupero crediti da Comune e Enti morosi e caccia ai grandi evasori. Sono le linee guida di Riscossione Siciliana dopo una riunione, convocata dal presidente Antonio Fiumefreddo, col collegio sindacale, presieduto da Sergio Tufano, alla presenza del direttore generale Gaetano Romano. Dai primi dati è emerso, tra l'altro, che nel primo trimestre del 2016 la riscossione in Sicilia ha fatto registrare +17%, sette punti in più rispetto alla media nazionale del 10%. È stato approvato il pre-consuntivo 2015 dal quale emerge che, rispetto alla perdita attestatasi nel 2014 a 16.500.000 euro, esiste una perdita invece per il 2015 (il nuovo CdA si era insediato a febbraio 2015) di 9.700.000 con una riduzione delle perdite del 37%. Queste le altre delibere adottate da Riscossione Sicilia rese note dalla società. Saranno accorpate in unico ambito le concessioni di Palermo e Trapani, così come in unico ambito sono state riunite quelle di Agrigento, Caltanissetta ed Enna. «Nessun disagio per i cittadini - prevede Riscossione Sicilia - che troveranno gli sportelli esattamente come fino ad oggi ma questa riduzione ha consentito di liberare dirigenti ai quali è stato assegnato il compito per ogni nuovo ambito di dirigere l'Ufficio grandi evasori, che prima funzionava solo a livello regionale». La società ha anche «deliberato il nuovo Piano industriale 2016/2018, così come espressamente richiesto dalla Assemblea regionale siciliana, dalla commissione regionale bilancio e dall'assessore dell'Economia». È stato anche deliberato il varo di uno «Sportello informatico» che, nelle intenzioni di Riscossione Sicilia, «consentirà, semplicemente dal proprio computer o dallo smartphone, ai 3 milioni e mezzo di contribuenti siciliani di accedere direttamente alla propria posizione per conoscere le pendenze tributarie e pagarle anche direttamente a mezzo telematico». «Con ciò - spiega la società - si vuole assicurare l'assoluta trasparenza della riscossione, consentendo che ciascuno sappia quali siano le scadenze personali, altresì evitando le lunghe file agli sportelli e soprattutto - si sottolinea nel documento - eliminando l'odiosa clientela di quanti per accedere ad un proprio diritto sono stati e sono adusi rivolgersi al politico di turno che si fa impropriamente intermediario. Sarà il primo esempio in Europa di rapporto direttore tra l'esattore e i cittadini».