Giovedì 19 Dicembre 2024

Vinitaly, exploit di vendite dei vini autoctoni nei supermercati

ROMA. Sono i vini autoctoni ad aver maggiormente contribuito al ritorno in segno positivo nel 2015 delle vendite di vino nei supermercati italiani (+2,8%). Veri exploit (+34,2%) per la Passerina marchigiana, molto bene (+22,2%) anche il Valpolicella Ripasso (Veneto) e il Pecorino delle Marche e Abruzzo, +19,9%, ovvero il terzetto che occupa il podio dei vini che hanno avuto il maggior incremento delle vendite nel 2015. È quanto emerge dall'analisi della Coldiretti presentata al Vinitaly di Verona dove ha allestito nel suo stand la mostra dei vini con il maggior incremento vendite nel 2015. La speciale 'top ten' evidenzia risultati sorprendenti - sottolinea Coldiretti - con un profondo cambiamento nelle abitudini di consumo degli italiani che premiano le produzioni legate al territorio. Nella classifica dei primi dieci vini che hanno segnato il maggior incremento delle vendite solo uno è internazionale. Si tratta dello Syrah, che si colloca peraltro solo al decimo posto con un incremento del 9%, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Infoscan Census. Nel tempo della globalizzazione - osserva Coldiretti - gli italiani bevono il vino «chilometro zero», come dimostra il fatto che al quarto posto si posiziona il piemontese Nebbiolo (+18%), al quinto con un +14,9% il Marzemino del Trentino Alto Adige che conquista anche la sesta posizione con il Traminer (+13,2%), seguito dal Negroamaro pugliese (+13%), dal Custoza veneto (+11,6%) e dalla toscana Vernaccia di San Geminiano (+11%) che è stata la prima Doc riconosciuta in Italia e festeggia quest'anno i 50 anni. Il vino più venduto in assoluto nei supermercati italiani - conclude Coldiretti - è il Lambrusco, con 12,8 milioni di bottiglie. «Il futuro dell'agricoltura italiana ed europea dipende dalla capacità di promuovere e tutelare le distintività territoriali che sono state la chiave del successo nel settore del vino dove hanno trovato la massima esaltazione», afferma Roberto Moncalvo, presidente della Coldiretti.

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