PALERMO. Il colpo di scena è maturato stamani. La Regione è pronta ad aprire una trattativa con l'ente che ha fatto ricorso al Tar bloccando di fatto l'intero piano di formazione professionale del 2016. Una mossa a sorpresa che, a differenza di quanto circolato fino a poche ore fa, salverebbe del tutto il bando finito sotto la lente di ingrandimento della magistratura amministrativa.
Il ricorso contro il bando 2016 è stato avanzato da un piccolissimo ente etneo, l'Isem, rimasto escluso dalla ripartizione dei 167 milioni disponibili. Il ricorso è stato dichiarato ammissibile dal Tar e ciò ha fatto temere il ko alla Regione che nell'attesa della prima udienza, fissata per l'8 giugno, ha sospeso tutte le procedure per far partire i corsi.
Si ventilava l'ipotesi di ritirare il bando, modificarlo o riscriverlo del tutto, rinviando la prima campanella a fine giugno o a settembre. Invece in mattinata l'avvocato dell'Isem, Franco Restivo, ha fatto sapere all'assessore Bruno Marziano, che l'ente è disponibile ad aprire una trattativa per ritirare il ricorso e salvare tutto.
Procedura irrituale ma definita legalmente percorribile dall'Ufficio legislativo della Regione, velocemente consultato da Marziano. Ora, però, servono passaggi ufficiali. E la trattativa va fatta con metodi che la rendano trasparente e pubblica, secondo quanto suggerito dall'Ufficio legislativo e legale.
In ogni caso, questa svolta, sollecitata anche dal lobby degli enti che temono un colpo da Ko costituto dalla bocciatura del bando, salverebbe la stagione 2016 evitando di ripartire da capo. Restano da stabilire i margini entro i quali l'assessorato potrà accogliere in tutto o in parte le richieste dell'Isem. A cominciare dalla modifica dei criteri di premi alita' nel l'attribuzione dei finanziamenti.
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