ROMA. A poche ore dalla chiusura delle iscrizioni al cosiddetto "concorsone della scuola" per l'immissione in ruolo di oltre 60mila insegnanti, il Tar del Lazio, con una serie di decreti monocratici, ordina al Miur di far partecipare alla prova anche centinaia di docenti che fondamentalmente non risultano ancora abilitati secondo la legge italiana. Il Tar, considerato che i ricorrenti hanno rappresentato "l'urgenza del provvedere con riferimento all'imminente scadenza del termine per la presentazione della domanda di partecipazione al concorso alla data del 30 marzo 2016" - si legge nei decreti monocratici - ha ritenuto sussista "il presupposto per l'accoglimento della proposta di istanza cautelare monocratica ai fini della presentazione della domanda di partecipazione e alla ammissione con riserva al concorso di cui trattasi". "L'obiettivo di Viale Trastevere - commentano i legali di Adida, gli avvocati Michele Bonetti e Santi Delia - era evidentemente volto a ridurre la platea dei partecipanti, impedendo anche la mera presentazione della domanda a tutti i docenti non in possesso dell'abilitazione seppur spesso assunti quali supplenti dalle Graduatorie di Istituto e quindi già da tempo nel mondo della scuola o ancora escludendo chi già ha un posto a tempo indeterminato". Secondo quanto si è appreso, il Tar deciderà i primi giudizi pilota, in composizione collegiale, già il prossimo 7 aprile; altri sono iscritti al ruolo il successivo 21 aprile. I legali di Adida hanno comunicato che stanno per essere depositati ricorsi per oltre 5mila docenti, mentre sarebbero oltre 20mila coloro che hanno tentato la strada del Tribunale amministrativo. Il consiglio degli avvocati Bonetti e Delia ai docenti esclusi è "di inviare la domanda di partecipazione in forma cartacea o via Pec entro oggi".