ROMA. All'inizio del 2016 risultavano in essere 18,1 milioni di pensioni con ''una forte concentrazione nelle classi basse'' di importo. Lo rileva l'Inps nelle statistiche in breve dell'Osservatorio delle pensioni che non considera però i trattamenti pubblici ed ex Enpals spiegando che il 63,4% degli assegni (11,5 mln) è inferiore a 750 euro. Per le donne gli assegni inferiori a 750 euro sono oltre i tre quarti del totale (il 77,1%). E' solo una misura indicativa della povertà dato che molti pensionati hanno più di una prestazione e/o altri redditi.
Nel 2015 l'Inps ha liquidato 1.120.638 pensioni, delle quali oltre la metà (il 51%) di natura assistenziale. L'Inps spiega che sono escluse dal conteggio le pensioni pubbliche e quelle ex Enpals. ''Un numero così elevato rispetto alla consistenza delle pensioni in pagamento - spiega - è compensato da un ricambio molto più veloce rispetto alle prestazioni di tipo previdenziale''. Gli importi annualizzati stanziati per le pensioni liquidate nel 2015 ammontano a 10,4 miliardi di euro.
Le pensioni agli invalidi civili a inizio 2016 erano 2.980.799, erogate per il 44% nel Sud. Lo rileva l'Inps secondo cui al Nord è erogato il 34,7% delle prestazioni agli invalidi civili (37,2 ogni 1.000 residenti), al Centro il 20,6% delle prestazioni (50,8 ogni 1.000 residenti) e al Sud il 44,8% (64,1 ogni 1.000 residenti). Se si guarda nel complesso alle pensioni assistenziali (compresi quindi gli assegni sociali) a fronte di 63 prestazioni ogni 1.000 residenti in Italia, in Trentino sono 26 ogni 1.000, in Emilia Romagna 45 ogni 1.000 e in Calabria 97 ogni 1.000 residenti.
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