ROMA. Aumenterà il numero di universitari che potranno ottenere borse di studio. Il ministro Giannini ha annunciato oggi l'innalzamento delle soglie Isee e Ispe per l'accesso alle borse: diventano rispettivamente, con un decreto firmato ieri sera, 23.000 e 50.000 euro. In questo modo - ha spiegato il ministro - si riuscirà a recuperare quasi tutto il calo di borse di studio, registrato con l'introduzione delle nuove modalità di calcolo Isee, che si attestava al 21%. «Secondo le nostre previsioni si arriverà - ha detto il ministro - a un recupero del 20%, quindi quasi tutto». Per ridurre l'impatto negativo del nuovo Isee sul diritto allo studio (se su media nazionale oltre il 20% degli studenti ha perso la borsa di studio nell'ultimo anno accademico, in Sicilia si è raggiunta una punta del 40%) alcune Regioni nei mesi scorsi hanno messo in campo interventi compensativi. «Sono d'accordo - ha ammesso il ministro - con quella parte degli studenti che costruttivamente dice che c'è stata una penalizzazione forte nell'applicazione di certi parametri Ispe: li abbiamo rivisitati venendo incontro alle loro richieste e facendo con il Ministero del Lavoro la valutazione di quanto si recupera e di quanto si rimanga in un quadro di equità e di diagnosi di evasione fiscale». «Abbiamo tenuto la soglia Ispe a 50 mila e non a 55 mila perchè altrimenti - ha spiegato il ministro - si creava una difficoltà tecnica con il Ministero del Lavoro». Cantano vittoria le associazioni studentesche, che nelle scorse settimane hanno portato avanti una battaglia su questo fronte. Ma rilanciano. «Il decreto è arrivato in ritardo ma questa volta ha accolto le istanze degli studenti esclusi che l'anno prossimo potranno nuovamente rientrare» nella platea dei beneficiari - commenta Link-coordinamento universitario facendo però notare il prezzo pagato dai giovani: «molti studenti quest'anno non hanno ricevuto la borsa e hanno avuto pesanti difficoltà nel proseguire gli studi. L'attivazione di molte regioni e enti, che si sono dimostrati sensibili al tema, non è stato sufficiente per tutelare tutti coloro che erano stati colpiti dal problema». L'annuncio di oggi è dunque un passo avanti ma non è abbastanza per gli studenti. «Ora è necessario allargare la platea dei beneficiari di borsa di studio» dice l'Unione degli universitari; «è necessario rivedere subito il Dpcm del 9 aprile 2001, in modo da eliminare per l'anno prossimo l'Ispe come indicatore di selezione, visto che l'Isee stesso contiene una valutazione dei valori patrimoniali». Nell'anno accademico 2014-2015, secondo dati Miur, a fronte una platea di 173.129 idonei sono state concesse 136.668 borse di studio. 11,9 la percentuale di beneficiari rispetto agli iscritti regolari contro - fa notare Link - il 19% della Spagna e il 27% della Francia.