
PALERMO. Mille assunzioni in Italia entro i prossimi tre anni, due nuovi punti vendita a Roma e a Cagliari, e un centro commerciale a Roncadelle nel bresciano. Alla fine degli anni '80, Ikea sembrava non avere speranze nel Bel Paese. In realtà, ad oggi, l'Italia è il terzo paese fornitore del colosso svedese al mondo, dopo Cina e Polonia.
A spiegarlo al Corriere della Sera, è l'amministratore delegato di Ikea Italia, Belen Frau, spagnola e mamma di tre figli. Si è appena trasferita a Milano e ha voluto raccontare al quotidiano nazionale la strategia del colosso da 3,5 miliardi di fatturato. La multinazionale svedese fondata da Ingvar Kamprad arrivò in Italia alla fine degli anni '80 con non poche incertezze. «Vendere mobili a Milano era come vendere il ghiaccio agli eschimesi» disse all' epoca uno dei manager Ikea.
Ad oggi, l'azienda è riuscita a costruire una rete di collaborazione con alcuni gruppi imprenditoriali italiani che, col tempo, sono diventati dei veri e proprio fornitori ufficiali: cappe da cucina Elica (Fabriano), elettrodomestici Electrolux (Susegana), e Whirpool (Gavirate).
Nella classifica delle regioni da cui Ikea compra di più, il Veneto ha il primato. Ma ci sono anche il Friuli, la Lombardia e il Piemonte. Ricostruendo questo lungo iter che dura da quasi trent'anni, si arriva alle mille assunzioni annunciate qualche giorno fa da Ikea per i prossimi tre anni.
«I nostri dipendenti attuali qui in Italia sono 6.354, il 90% a tempo indeterminato - ha sottolineato Frau al Corriere - una piccola parte con contratti a tempo determinato o in somministrazione per gestire eventuali picchi . Ora stiamo aprendo due punti di ritiro a Roma e Cagliari». Ma entro il 2017 sono previste anche altre aperture a Roma (da 2 si passerà a 3 negozi, in corso in trattative per individuare l' area) Milano (dagli attuali 3 a 4 negozi) e Verona.
«La normativa del Jobs act è stata molto positiva per noi - ha anche aggiunto l'amministratore delegato per l'italia Frau - ma ciò che conta di più è ridurre il cuneo contributivo e fiscale sulle imprese e qui il governo deve ancora lavorare. Per non parlare della burocrazia: ci abbiamo messo sette anni ad aprire un negozio a Pisa soltanto perché ad un certo punto è intervenuto il governatore della Toscana Rossi a darci una mano».
9 Commenti
Andrea
18/03/2016 09:26
E a Palermo chissà per quale motivo la ns amministrazione non riesce o non vuole far aprire Ikea che già più volte ha chiesto ma mai ottenuto risposte positive dal ns Sindaco e dai suoi assessori.
Cesare
18/03/2016 13:36
Quali sono le richieste fatte a sindaco e assessori ? Non mi risulta che ve ne siano state. Le competenze comunali scattano a cose fatte: prima Ikea individua e acquista l'area, successivamente interviene il Comune. Parlare o scrivere senza conoscere i problemi è molto semplice ....
Salvo
19/03/2016 08:53
Sì che vi sono state richieste ed incontri con il comune di Palermo e Ikea ha chiesto delle agevolazioni come avviene in tutti gli altri comuni... Ricordo che Ikea non è un centro commerciale ma un'azienda produttiva che veniva a Palermo ad assumere 400 persone e ad evitare l'esodo dei palermitani a Catania.
Luigi
19/03/2016 09:12
Caro Cesare, non so chi fra voi due "parli e scriva senza conoscere i problemi". Perché sono dieci anni che Ikea studia l'ipotesi di aprire a Palermo. Il sospetto che ciò non sia avvenuto perché qualcuno, o più di qualcuno, gli abbia complicato la vita all'inverosimile purtroppo è fondato. Che avviare un'attività del genere in Croazia sia dieci volte piu semplice che in Italia lo sappiamo. In Sicilia, in particolare, non ne parliamo proprio, troppe complicazioni. Non ho assolutamente difficoltà a pensare che ai vertici aziendali si siano definitivamente rotti i cabbasisi (come direbbe montalbano) ed abbiano gettato la spugna.
Fabrizio
18/03/2016 11:09
..........E palermo?
Gir
18/03/2016 13:03
Ma che ??? Scherziamo troppo cemento !!!! Metri cubi di aria che vengono a mancare a palermo . Noi dobbiamo avere la cultura di lavorare seguendo alcuni principi 1 posto regione 2 posto partecipate regionali 3 posto forestali 4 posto comune È poi male che vada lsu Articolisti e. Pip La prossima volta ricordiamo i di orlando e crocetta
Pietro
18/03/2016 13:33
Mi auguro che Ikea arrivi anche a Palermo, perchè francamente andare fino a Catania mi scoccia, anche se, a parere di tanti il risparmio è assicurato. Due potrebbero essere i punti dove costruire la struttura a mio parere: 1) Zona Forum, tra l'altro c'è un grande spazio vuoto lato Media World e sarebbe da incentivo per ultimare lo svincolo Brancaccio. 2) Ex stabilimento Coca Cola, dove stavano costruendo lo Space Cinema, vicino lo svincolo di Tommaso Natale. Bisogna preferire le periferie e le vicinanze agli svincolo autostradali.
VINCENZO
18/03/2016 15:55
LA ZONA DI CUI SI PARLAVA ERA FORUM E TERMINI IMERESE...
Marco
19/03/2016 08:07
Quando parlate di posti come coca cola o max living (in passato si è letto) non tenete conto delle dimensioni di un punto vendita ikea e dell'inpatto che ha sul piano urbano. Il centro coca cola si e no ma più no che si potrebbe essere l'area parcheggi (ma prorpio a veler stare stretti). E poi messa subito dopo lo svincolo di capaci me lo immagino cosa succederebbe il 25 aprile o i il 26 dicembre, i pendolari potrebbero comprare un elicottero per gli spostamenti.
Ridere x non piangere
18/03/2016 13:52
In Sicilia cercano solo Forestali... 26mila non bastano mica...!!!
massimiliano
18/03/2016 17:00
Che vergogna!!! Per aprire qui un grosso stabilimento devono passare tempi biblici e bene deve andare che alla fine ci riescono! Ma la questione IKEA a Palermo rimane un mistero...
Arrivederci
18/03/2016 21:03
E se assumessero i forestali all'ikea?
Dario Darek
19/03/2016 00:20
Ikea è svedese. In Svezia premiano il merito, perché chi merita fa crescere le aziende. Comunque, bella battuta.
Francesco austria
18/03/2016 23:17
Chi pensa che ikea porti lavoro si sbaglia. Pagano così male che molti sono est europei. Io mi sono visto recapitare una cucina da rumeni su camion con targa rumena e che a malapena parlavano e che non erano capaci di tenere un giravolte in mano. Vergogna
Gabri
18/03/2016 23:45
Sicuro che fossero dipendenti Ikea, spesso si tratta di società private
Marco
19/03/2016 08:15
Non è assolutanente vero che assumono stranieri per defoult. Danno pari opportunità. In ogni caso montatori e trasportatori non sono dipendenti ikea ma appartengono a società esterne (al 90% delle gdo di arredamento funziona così. Fidati che ci ho lavarato e non a palermo. E aggiungo che questo spesso è il dente dolente di questi negozi). D'altra parte il plus di ikea di ikea non sono consegna e montaggio. Ammetto di avere un dubbio, so che i dipendenti catanesi hanno avuto dei problemi ma non so perchè. Ho conosciuto dipendenti ikea di altra città e invece ne parlavano molto ma molto più che bene. Poi si sa lavorare in gdo non è rilassante.
gmf
20/03/2016 08:45
Ha Pal'ero vige se dai una cosa a me io do una cosa a te...quante cose nella nostra terra non vengono mai portate a termine li Stadio, ikea, il palazzetto dello Sport,il parco Cassarà per citarne alcune...Signor sindaco è giunto il momento che si faccia un'esame di coscienza...con lei e la giunta la città e ritornata indietro di 30 anni.