PALERMO. "I giovani sono ancora legati alla vecchia idea del posto fisso". E’ questa la considerazione che ha fatto il vicepresidente nazionale di Conflavoro, Giuseppe Pullara, che è intervenuto ai microfoni di Ditelo a Rgs. Molti imprenditori hanno visto naufragare molti progetti attivati attraverso Garanzia Giovani perché tantissimi ragazzi rifiutavano un contratto a tempo, senza avere la sicurezza di essere poi inseriti nelle aziende. “E’ vero che la disoccupazione giovanile è a livelli molto alti – ha precisato Pullara - ma è vero anche che una parte di giovani è culturalmente legata al posto fisso. Infatti molti rifiutano ogni forma di collaborazione o lavori temporanei. Molte aziende ci comunicano che i giovani rinunciano a lavori mensili perché non garantiranno un posto fisso”. Anche Conflavoro aveva attivato un progetto “Inside” di Garanzia Giovani, si potevano collocare 30 immigrati in varie aziende. “Anche noi abbiamo ricevuto tanti no dai ragazzi”, precisa Pullara, “il mondo del lavoro negli ultimi anni è cambiato, le aziende chiedono tanta flessibilità, perché il lavoratore si adatti alle esigenze produttive. Bisogna che i giovani pensino di poter cambiare posto di lavoro spesso e accettare anche forme di lavoro temporanee. Cambiare spesso lavoro può essere persino stimolante, perché costringe a uno sforzo creativo di adattamento e situazioni professionali nuove. Bisogna adattarsi, impegnarsi e fronteggiare culturalmente e operativamente questa realtà”. Il consiglio di Pullara è quello di “mettersi in gioco, anche rischiare per lavorare, se non addirittura è necessario inventarselo il lavoro”.