
PALERMO. "I giovani sono ancora legati alla vecchia idea del posto fisso". E’ questa la considerazione che ha fatto il vicepresidente nazionale di Conflavoro, Giuseppe Pullara, che è intervenuto ai microfoni di Ditelo a Rgs. Molti imprenditori hanno visto naufragare molti progetti attivati attraverso Garanzia Giovani perché tantissimi ragazzi rifiutavano un contratto a tempo, senza avere la sicurezza di essere poi inseriti nelle aziende.
“E’ vero che la disoccupazione giovanile è a livelli molto alti – ha precisato Pullara - ma è vero anche che una parte di giovani è culturalmente legata al posto fisso. Infatti molti rifiutano ogni forma di collaborazione o lavori temporanei. Molte aziende ci comunicano che i giovani rinunciano a lavori mensili perché non garantiranno un posto fisso”.
Anche Conflavoro aveva attivato un progetto “Inside” di Garanzia Giovani, si potevano collocare 30 immigrati in varie aziende. “Anche noi abbiamo ricevuto tanti no dai ragazzi”, precisa Pullara, “il mondo del lavoro negli ultimi anni è cambiato, le aziende chiedono tanta flessibilità, perché il lavoratore si adatti alle esigenze produttive. Bisogna che i giovani pensino di poter cambiare posto di lavoro spesso e accettare anche forme di lavoro temporanee. Cambiare spesso lavoro può essere persino stimolante, perché costringe a uno sforzo creativo di adattamento e situazioni professionali nuove. Bisogna adattarsi, impegnarsi e fronteggiare culturalmente e operativamente questa realtà”.
Il consiglio di Pullara è quello di “mettersi in gioco, anche rischiare per lavorare, se non addirittura è necessario inventarselo il lavoro”.
15 Commenti
Giuseppe Amenta
15/03/2016 17:18
Pullara se davvero crede in quello che dice ci vada lui a lavorare temporaneamente ovvero come uno schiavo usa e getta. Siamo al Feudalesimo dove i nuovi feudatari sono le multinazionale o le aziende che con la compiacenza del governo social- comunista ha schiavizzato la popolazione. Coraggio i moti dell'800 sono alle porte
Franco
15/03/2016 17:48
Una buffonata colossale. I giovani rifiutano il lavoro semplicemente perché non gli permette neanche di pagare le spese basilari che devono sostenere per non vivere ancora a casa con i genitori. Sono sempre più convinto del fatto che i lorsignori dei "piani alti" non parlino con cognizione di causa perché si tratta semplicemente di individui così abituati alla puntualità dell'accredito di un ingente stipendio da diventare totalmente avulsi dalla realtà. Nutro ancora speranza nei giovani d'oggi, in una riscossa non molto lontana, perché delle conquiste in tal senso potranno soltanto essere ottenute attraverso il sovvertimento di uno status quo che di democratico non ha più nulla.
roberto1
15/03/2016 17:55
Dobbiamo swntire questi tipi d' intervento che chiaramente possono bere solo chi li effettua. In sostanza un giovane o anche un disoccupato non giovane rifiuterebbe un lavoro se non e''a tempo pieno, questo si dice seppure praticamente non credo che esista piu' nessuno che non sappia che ol miraggio del posto fisso e' finito da tempo a meno che il santo protettore non sia da livello stratosferico. Ma secondo questi intellettuali si preferiscr stare disoccipati e no lavorare a tempo.Il lavoro fisso l' avranno loro ma con quale risultato
fagnano
15/03/2016 18:13
Fissaríe! In Sicilia poco lavoro, spesso a termine e non pagato. Lasciamo questi luoghi comuni ad altre realtà. Ma dove l'hai visto sto lavoro questo?
gionnipa
15/03/2016 18:26
I contratti a tempo non garantiscono nulla. Il job act, voluto e imposto da un governo di una sinistra, che ancora una volta si è dimostrata il peggiore nemico del popolo, ha distrutto le ultime tutele dei lavoratori non garantendo nulla sia ai giovani che a coloro che cercano, in età matura, di reinserirsi nel mondo del lavoro.
Giovanni
15/03/2016 19:04
Non capisco: da una parte abbiamo bisogno di nuova "vita" per dare origine alle future generazioni di italiani (bene), da un'altra i giovani già italiani non hanno di che vivere. E che dire poi dei poveri quarantenni? Ah loro si che potrebbero e dovrebbero dare nuovo impulso al bel paese... Però, però... Per loro è tardi. Sono vecchi per trovare impiego, si devono riconvertire (a cosa?), riciclarsi (come un sacchetto di plastica). O forse no. Forse è il caso di lasciare le cose così, non parlarne affatto, in fondo sono pensioni in meno a gravare sui "giovani" ...di domani e pensieri in meno per i nostri "maestri" dell'italico futuro oggi.
pippo
15/03/2016 19:24
Sono questi gli uomini a cui ci affidiamo per garantire un lavoro ai nostri figli? figli dimenticati dal loro paese allo sbando che non possono regalarsi un minimo futuro,che non possono programmare nulla,che non possono aspirare ad un minimo di certezza nella vita! allora siamo a posto! Mi vergogno di un paese dove nessuno riesce a programmare un bel nulla ed e' impegnato tutti i giorni a svenderlo ai cinesi, ai russi, agli arabi ed alla mala vita organizzata!!! Mi vergogno di un paese dove i rappresentanti permettono persino alle multinazionali di applicare agevolazioni varie al fine di aiutarle a non assumere personale a tempo indeterminato! Cosa dire ancora, non viglio dilungarmi. Pensino, invece questi n/ cari rappresentanti a trovare una formula seria per effettuare un ricambio generazionale che dia lavoro SERIO ai n/ figli mandando in pensione ANTICIPATA tutto quel marciume di nullafacenti inseriti nelle varie istituzioni(statali,bancarie ecc. ecc.) per assicurare dignita' ai nostri figli abbandonati dalla loro patria!!!
Marco
15/03/2016 19:34
Certo tanto voi le belle poltrone le avete, il mutuo per acquistare una casa potete farlo, i soldi per sposarvi li avete, i figli potete metterli al mondo, problemi ad arrivare a fine mese non ne avete, ecc. ecc. ecc. E osa parlare anche di garanzia giovani! Un bluff clamoroso!!
totò
15/03/2016 20:35
Dov'è il lavoro per i nostri figli?? conosco tanti ragazzi e padri di famiglia che farebbero carte false per un lavoro anche a tempo determinato.Ma mi faccia il piacere .
gabriele
15/03/2016 22:59
I giovani vogliono essere assunti da un ente pubblico per la maggiore sicurezza dello stipendio mensile in una regione che viene evitata dall'imprenditore privato
CARLO
15/03/2016 23:01
Salve io ho mandato il mio curriculum a conflavoro , ho chiesto informazioni per un colloquio... nemmeno rispondono anzi si sentono infastiditi.. BEL SERVIZIO!!!
max
16/03/2016 12:07
Caro vicepresidente, Immagino che parlare in questo modo sia facile quando si ha un posto di rilievo, una carica certamente almeno pluriennale e uno stipendio sicuro e certamente ben congruo. Fate una cosa tutti voi burocrati, politici ecc.. lasciate le vostre cariche, rinunciate ai vostri congrui stipendi, i gettoni, lasciate i posti fissi e di un certo rilievo, le poltrone, CERCARE UN LAVORO DA 1200 EURO AL MESE e sopravvivere con quelli (qualora ne troviate uno) PUO' "come ha detto lei???" PUO' ESSERE STIMOLANTE. Vendetevi le case, le ville, le auto di lusso, e senza usare il ricavato ma solo il vostro nuovo stipendio mensile di 800 euro provate a campare una famiglia, i figli, e a farvi concedere nuovamente un mutuo. Provate l ' ebrezza di aver pagato un mutuo per un intera vita di sacrifici e l' ebrezza di vedere una banca che dopo aver incassato il doppio di quanto vi ha concesso, per le ultime rate non pagate vi porta via la casa all' asta! Il popolo chiede flessibilità ai burocrati! STIMOLATECCI VOI calandovi nei nostri panni. Molti cittadini hanno visto naufragare i propri progetti di vita, di una casa di una famiglia perché tantissimi politici e banche e aziende rifiutavano a causa della crisi e delle nuove leggi jobact di fornire un contratto a tempo indeterminato, di fornire prestiti e mutui, perché non garantiranno un rimborso sicuro. La gente chiede flessibilità allo stato, alle aziende, perché ci si adatti alla situazione di crisi andando anche incontro alle famiglie e non solo alle aziende e/o alle banche. Bisogna che chi sta in alto e ricopre certe cariche pensi di poter cambiare posto di lavoro spesso e accettare anche forme di lavoro temporanee, Non chiedendo questo solo alla gente comune e salvaguardando la propria poltrona!
car
17/03/2016 17:04
invece di buttare soldi inutili potrebbero abbassare le tasse per incoraggiare i giovani a lavorare per conto proprio ,il lavoro e sempre di meno e loro aumentano le tasse per mantenere un sistema che sta per fallire.
coccodrillo
18/03/2016 13:31
Non dobbiamo pensare al posto fisso ma dobbiamo abituarci a cambiare! Bella idea! Così inizi sempre da zero fino a quando arrivi a 40/50 anni ed hai fatto di tutto ma non sei bravo a fare una professione ed a questo punto non servi più a nessuno! Bravo Pullara, dovresti pensare alla stessa maniera con i tuoi figli se sei coerente,ma sono sicuro che non è così!
Luigi
30/03/2016 17:07
Caro Pullara, e secondo Lei, da dove viene l'esempio? Ma proprio da voi politici e sindacalisti che non avete fatto altro in questi anni ad illudere decine di migliaia di PIP, LSU, formatori e forestali a garantirgli il posto fisso! Ora, di che si lamenta?