PALERMO. Si bloccano i trasferimenti d’ufficio di 30 dipendenti della Regione e scoppia la guerra tra i dipartimenti. A due settimane dal provvedimento che spostava d’imperio trenta impiegati da vari settori verso il dipartimento della Formazione e dell’Istruzione, solo undici hanno preso servizio. Degli altri nessuna notizia. O meglio: si sa per certo che tredici di loro lavorano nei Centri per l’impiego e sono stati «blindati» dal dipartimento del Lavoro che non vuole perdere questo personale, tanto da mettere nero su bianco che «i Centri per l’impiego sono uffici ritenuti strategici dall’Ue anche per la spesa dei fondi comunitari» e che dunque quel personale non si tocca. Scoppia così uno scontro a distanza tra i direttori generali sull’applicazione della circolare sulla mobilità d’ufficio che, a dire la verità, non prevede alcun nulla osta, né dei sindacati né dei dirigenti. Il dirigente della Formazione, Gianni Silvia, attende questi 30 impiegati come una manna dal cielo per diverse attività da svolgere con urgenza e ha già sollecitato il capo del personale, Luciana Giammanco. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE