PALERMO. Azzerati 700 mila euro di contributi per associazioni e attività culturali, tagli su vestiario, caffetteria e sui servizi di ristoro. È un bilancio interno all’insegna del risparmio quello approvato oggi dall’Assemblea regionale. Il bilancio dell’Ars è stato varato col voto contrario dei deputati del Movimento Cinque Stelle e l'astensione del deputato dell’Mpa, Giovanni Greco, che ha presentato alcuni ordini del giorno che saranno apprezzati in Consiglio di presidenza.
Il Parlamento regionale l’anno prossimo costerà 155 milioni e 185 mila euro, 2,8 milioni di euro in meno rispetto all’anno che sta per finire. Resta invariato il costo per il personale, 5 milioni e 130 mila euro.
Ammonta a 700 mila euro lo stanziamento per il servizio di sicurezza potenziato dopo l’allarme terrorismo. Dal bando approvato nei giorni scorsi l’Ars spera comunque di sborsare una somma inferiore, così come avvenuto già per il servizio di caffetteria e ristoro su cui sono stati risparmiati 150 mila euro grazie all’avviso pubblico.
Nei documenti messi a punto dal Collegio dei questori composto da Franco Rinaldi, Paolo Ruggirello e Nino Oddo e approvato dal Consiglio di presidenza dell’Ars guidato da Giovanni Ardizzone, è quasi invariata la parte relativa agli stipendi dei deputati, diaria e rimborsi, che da 16 milioni e 158 mila passa a 16 milioni e 138 mila per via di un taglio di 20 mila euro alle missioni. Scende invece di 200 mila euro la spesa per le retribuzioni del personale, 25 milioni e mezzo.
Anche per quanto riguarda le collaborazioni esterne di Consiglio di presidenza e commissioni parlamentari, la spesa è invariata, in tutto 3 milioni e 160 mila euro, e il Consiglio di presidenza avrà sempre 300 mila euro per le consulenze. Aumenta il trasferimento per i gruppi parlamentari, da 6,2 milioni a 6,9, ma il motivo è legato allo stanziamento di 800 mila euro per pagare l’Irap ai dipendenti cosiddetti«stabilizzati».
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