PALERMO. Un funzionario dell’assessorato all’Economia ha lavorato più di sei mesi esclusivamente per far luce sulle finanze dei Consorzi di bonifica, enti regionali che si occupano della cura dei 16 mila chilometri quadrati di terre agricole in Sicilia e della distribuzione dell’acqua dalle dighe ai campi. Dopo sei mesi, per dirla con le parole dell’assessore Alessandro Baccei, «non si è capito nulla perchè non ci hanno fatto capire nulla». Bilanci consegnati in ritardo, niente numeri certi sul personale o sui canoni idrici riscossi, elementari regole sulla trasparenza non rispettate. «Mettere i soldi a caso senza sapere a chi e perchè, non mi sembra corretto» ha detto Baccei. Ma davanti alle ombre e al velo calato su queste strutture, i deputati non hanno voluto sentire ragioni: così alla fine in Finanziaria sono stati stanziati circa 53 milioni di euro, tre in più del previsto, introducendo però alcuni paletti che determineranno la decadenza di direttori e commissari se questi enti non diventeranno palazzi di vetro. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE