PALERMO. L’Europa presenta il nuovo conto: l’Italia dovrà pagare un’altra maximulta da 30 milioni di euro visto che non ha ancora rispettato una sentenza del 2 dicembre 2014 emessa dalla Corte di Giustizia dell’Ue che aveva imposto la bonifica di 198 discariche irregolari. Oggi a livello nazionale il numero si è ridotto a 155. In Sicilia sono 12 le discariche contestate e soltanto una è ritenuta sanata.
Così il Movimento Cinque Stelle torna all’attacco: per ciascuna di queste discariche, spiegano i grillini, la sanzione è di 200 mila euro ogni sei mesi di ritardo, mentre quella di Priolo pesa per 400 mila euro. Dopo la prima multa da 2,6 milioni per non aver rispettato la prima scadenza fissata a giugno 2015, ora è arrivata la seconda mazzata da 2,4 milioni. E si andrà avanti così fino a quando i siti non saranno tutti messi in regola.
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