Lunedì 23 Dicembre 2024

Il caso dei forestali "fantasma": mancano all'appello 1.500 operai

PALERMO. Ci sono 664 forestali che nel 2015 non si sono presentati nei Centri per l’impiego e dunque non potranno ambire al contratto stagionale. Altri 900 avevano rinunciato l’anno prima. Nessuno però sa dire con certezza che fine abbiano fatto. In commissione all’Ars, mentre si discuteva di Finanziaria, è scoppiato il caso dei forestali “fantasma”, operai che per ragioni mai chiarite rinunciano all’iscrizione in graduatoria e dunque lasciano il bacino. Perché per legge, se non si dimostra di avere rinunciato per validi motivi, si perde il diritto anche a futuri contratti. Sui desaparecidos della forestale, in realtà, l’assessorato al Lavoro una mezza idea ce l’ha: il 90 per cento di loro, è solo un’ipotesi, potrebbe essere andato in pensione,un altro 5 per cento potrebbe aver trovato un’altra occupazione mentre un 5 per cento potrebbe essere deceduto. Lo stesso dirigente generale Felice Bonanno, però, ha ammesso ai deputati di non aver la certezza neanche sul fatto che questi operai, ipoteticamente, potrebbero ripresentarsi e dimostrare di non avere perso il diritto al lavoro forestale. Gli uffici del Lavoro spiegano infatti che non è per nulla semplice appurare tramite l’Inps se questi lavoratori sono andati in pensione e ogni stima è ipotetica. Il problema non è di poco conto: oggi di certo si sa che i forestali sono poco più di 23 mila e che le risorse a disposizione, circa 247 milioni, rischiano di non essere sufficienti e dunque di andare a intaccare nuovamente le somme destinate allo sviluppo. Avere un quadro chiaro di quanti forestali lasceranno il bacino nei prossimi mesi è un elemento cruciale: “Dobbiamo stabilire chiaramente che chi non si presenta senza un valido motivo è fuori” dice il deputato dell’Udc, Mimmo Turano. Ma che fine abbiano fatto però 1.500 forestali per i quali l’Ars ogni anno fa i salti mortali per trovare le risorse in bilancio, nessuno sa dirlo con certezza.

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