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Regione, ai dirigenti ridotte le indennità. Ma i tagli saranno più leggeri del previsto

La decurtazione ipotizzata era di 5 milioni, si è fermata a 1,8. L'assessore Lantieri: «Già tanti risparmi, non è il caso di infierire»

L'assessore regionale alla Funzione pubblica, Luisa Lantieri

PALERMO. Si riducono in Finanziaria i tagli agli stipendi dei dirigenti regionali. La riforma delle pensioni e il taglio del 30% degli uffici garantiranno sostanziosi risparmi per 5,6 milioni solo nel 2016: infierire ancora sui 1.700 dirigenti riducendo di altri 5 milioni il fondo destinato a pagare una parte dei loro stipendi, sarebbe stato eccessivo.

Con questa argomentazione l'assessore regionale alla Funzione pubblica, Luisa Lantieri, è riuscita a convincere il governo sulla possibilità di ammorbidire una delle norme sul personale che avrebbe alleggerito le busta paga.

Ogni dirigente, oltre a una parte fissa, percepisce anche una variabile di stipendio che in media si aggira sui 14 mila euro e cambia in base all'ufficio guidato: nel caso di posizioni apicali può arrivare a circa 24 mila euro. Il taglio previsto dal governo era di 5 milioni e avrebbe ridotto a cascata gli stipendi dei dirigenti: in commissione è stato ridotto a 1,8, «sconto» che soddisfa in larga parte i sindacati dopo che la precedente finanziaria aveva introdotto una decurtazione del 20 per cento.

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