PALERMO. L’ultima grana è arrivata sul tavolo dell’assessore alla Funzione pubblica qualche giorno fa. Il dirigente dell’ufficio informatico, Maurizio Pirillo, si è dimesso. Il motivo sarebbe legato al mancato rilancio della struttura nata nel 2013 per coordinare le attività informatiche della Regione ma rimasta dopo tre anni una semi-incompiuta.
Così la struttura per l’ennesima volta torna ad essere senza una guida: dalle dimissioni dell’ingegnere Massimo Piccione al dirigente Giovanni Corrao, passando per Pirillo, non c’è pace per l’ufficio che avrebbe dovuto internalizzare le attività svolte da Sicilia e-Servizi, società informatica della Regione, e che invece nel tempo è diventato solo una struttura di coordinamento mai decollata.
Il flop dell’ufficio informatico può avere però conseguenze gravi nel breve periodo: è infatti legato alla spinosa questione dei trasferimenti d’ufficio dei regionali. Più volte la dirigente generale della Funzione pubblica, Luciana Giammanco, ha chiesto l’aggiornamento della banca dati da cui attingere per trovare il personale idoneo al trasferimento negli uffici con carenze d’organico. Senza l’aggiornamento, l’operazione è molto difficoltosa e rischia di inciampare in clamorosi errori: come quando fu trasferito il sindaco di Enna assieme ad alcuni dirigenti sindacali, pur essendo vietato dalla legge, proprio perché la banca dati non era aggiornata.
Dietro alle dimissioni di Pirillo, già dirigente generale dell’Ambiente, ci sarebbero i malumori legati alla mancata strutturazione dell’ufficio. Una novantina i dipendenti necessari al suo funzionamento: più volte la Regione ha tentato di trasferirli da altri settori tra mille difficoltà. L’assessore alla Funzione pubblica, Luisa Lantieri e il presidente della Regione, Rosario Crocetta, sono al lavoro per nominare il successore. Il flop dell’ufficio informatico intanto è servito.
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