CATANIA. "Come segnalato dal presidente del 'Consorzio olio extravergine di oliva di qualità', ad inizio anno la Cbs ha mandato in onda un servizio realizzato in Italia in cui artatamente il cibo del nostro Paese, tanto ricercato e apprezzato, sarebbe in realtà fasullo e pericoloso in quanto in mano alla mafia". Lo afferma, sottolineando come "l'olio di oliva italiano, preso scientemente di mira, ne esce profondamente screditato così come altri prodotti di eccellenza" il deputato di Fi e componente della Commissione Agricoltura della Camera Basilio Catanoso, che ha rivolto una interrogazione al ministro delle politiche agricole e alimentari. "Dopo la Xylella e l'inondazione di olio tunisino in Europa - scrive Catanoso nell'interrogazione - i produttori italiani dovranno fare i conti con la pubblicità negativa di un network televisivo americano che, grazie all'abile accostamento di immagini che ritraggono pubblici ufficiali in seno a panel di assaggio privato, trasferisce ai consumatori americani la percezione che si tratti del modus operandi di un Paese in cui l'olio di oliva è quasi sempre fasullo, di bassa qualità, quando non macchiato da sangue di mafia". "Il servizio - afferma il deputato di Fi - è stato realizzato in Italia con la complicità di chi in questo Paese non ha esitato a prestarsi al gioco di qualche giornalista americano nel dimostrare la fondatezza della tesi che intendeva presentare ai suoi telespettatori negli Stati Uniti". "E' del tutto evidente - continua - l'utilità di aiutare la stampa americana a utilizzare gli stereotipi negativi del nostro Paese, quale ad esempio la mafia, per diffondere un sentimento negativo sui prodotti italiani a vantaggio di altre origini e in primis delle alternative americane".